A metà tra un baby sitter ed una guida di vita, i nostri poveri allenatori non hanno certamente vita facile.
A complicare ancora di più la loro vita, ci siamo noi, che ogni giorno ce ne inventiamo una. Pronte tavolette e pull da lanciare con precisione millimetrica dal bordo vasca.
Ammetto onestamente di essere la prima che gli fa rischiare un giorno si e l’altro pure un esaurimento nervoso. Il mio allenatore da un pò di tempo si rasa la testa, devo ancora capire se è merito mio che in due anni gli ho fatto perdere il 50% del patrimonio tricotico.
Per il risarcimento dei danni si prega di rivolgersi al mio avvocato (che sarei io!)
Ecco i 10 modi per far impazzire il tuo allenatore:
1. Sii l’ultimo ad entrare in acqua.
L’acqua è fredda. Mica è colpa nostra se abbiamo bisogno di quei 5/10 minuti per far abituare le dita dei piedi alla temperatura.
Si aggiunga poi che il laccio degli occhialini è da sistemare, sempre. Poi la cuffia, il costume, l’amica della corsia accanto. Insomma, mica si può essere sempre asociali?
2. Tirarsi alla corsia
Ormai ho le vesciche alle mani. Che sia durante una serie a dorso oppure solo gambe con tavoletta, tirarsi alla corsia è una manna dal cielo. Siate furbi però, cercate di utilizzare la corsia meno esposta al bordo vasca. Tirasi alla corsia è un’arte solo se non venite scoperti.
3. Fermarsi tre metri prima del muro.
E’ colpa dei compagni di squadra che non ti lasciano lo spazio per finire la vasca al muro. “La piscina finisce a 25 metri e non a 22” è una delle frasi che sento di più!
Peccato che poi alle gare si fa la stessa cosa: si vede la T sul fondo e magicamente si aziona il freno.
4. Dimenticare gli attrezzi
Pinne, snorkel, palette dimenticate a casa. Purtroppo dopo le urla dell’allenatore ci sarà sempre qualcuno molto generoso che te le fornirà.
5. Lamentarsi del set mentre lo spiega
Il tuo allenatore sta spiegando il set di allenamento. Tu sei lì convinto che non ti veda a fare smorfie.
Attenzione: gli allenatori hanno occhi anche dietro la testa.
6. Convincere chi parte avanti che le serie sono di meno
“A che serie siamo?”
“Alla terza”
“No! siamo alla quinta! vero ragazzi che siamo alla quinta?!”
7. Perdersi 5 minuti prima della staffetta
Momento della gara. La staffetta è pronta per essere chiamata. Uno, due, tre…. il quarto? Si è perso!
In quel momento c’è chi ha immortalato per i posteri fumo tra il grigio ed il blu uscire dalle narici dell’istruttore. Nel dubbio, io ci credo.
8. Accampare una delle seguenti scuse prima del set centrale
- Devo uscire presto.
- Penso che mi si sposterà la spalla.
- Non capisco cosa stiamo facendo. (Dopo una spiegazione di dieci minuti di ciò che doveva essere fatto)
- Devo andare in bagno
- Ho i crampi
9. Fai domande che non hanno nulla a che fare con l’allenamento
Allenatore: “Va bene, quindi faremo 6×50 gambe, 6×50 completo 6×50 braccia….”
A quel punto c’è sempre chi alza la mano e candidamente:
– “Coach!”
– “Dimmi!”
– “Ma sabato il turno è alle 14.30 o alle 16?”
10. Non ti alleni, ma in gara strappi il tuo migliore
Non c’è nulla che faccia impazzire di più gli allenatori.
Salti mezzo allenamento con scuse fantascientifiche;
In gara non ti riscaldi mai;
Ti riempi di cibo spazzatura.
Poi sali sul blocco e non si sa per quale strana congiunzione astrale, diventi un animale da gara.
Strappi il tuo migliore, il tuo allenatore ti guarda quasi in lacrime e ti dice: “Dai, da lunedì lavora come si deve”.
E’ quasi emozionato mentre ti togli cuffia ed occhialini, ma tu non vuoi risparmiargli la dose giornaliera di anti-acido. “Coach, poi vediamo”