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10 Modi per ridurre la RESISTENZA FRONTALE

Braden Keith
by Braden Keith 0

November 15th, 2017 Italia

Per gentile concessione di Gary Hall Sr., dieci volte record mondiale, atleta Olimpico, allenatore e co-fondatore del Race Club .

Il trascinamento frontale è il nemico numero uno del nuotatore. Il nuoto è probabilmente lo sport più sensibile alla tecnica sul pianeta. L’ acqua è circa 800 volte più densa dell’aria e la forza della resistenza frontale è tale che limita la velocità più di qualsiasi altro sport.

Per questo motivo, per diventare veloci, dobbiamo imparare a ridurre il più possibile la resistenza frontale. 

Ci sono tre tipi di resistenza frontale; attrito, pressione (forma) e trascinamento di superficie (onda).

I ricercatori hanno dimostrato che tutti e tre possono contribuire in modo significativo al rallentamento di un nuotatore. 

10 buoni metodi per ridurre la resistenza frontale:

  1. Tenere il corpo allineato. Un corpo curvo crea più trascinamento frontale rispetto a un corpo ben allineato. Mentre è necessaria una certa curva nel nostro corpo per creare più propulsione, come durante l’ondulazione nella gambata a delfino, è importante che il nostro corpo non rimanga troppo curvato perché provoca un enorme aumento della resistenza frontale. Mantenere l’allineamento del corpo richiede che il “core” rimanga ben saldo.
  2. Tenere la testa verso il basso.  Mantenere la testa in basso aiuta a mantene il corpo allineato, ma soprattutto, una testa verso il basso può anche contribuire a ridurre la resistenza di superficie. In realtà c’è meno trascinamento subacqueo che sulla superficie dell’acqua (pensiamo ad un sottomarino), perché eliminiamo la resistenza della superficie. La resistenza frontale è proporzionale alla nostra velocità, quindi idealmente, dovremmo avere la testa sommersa durante il picco di velocità.
  3. Spingere nella fase subacquea con il gomito. Nel movimento di spinta il braccio causa la maggiore resistenza frontale. Tenendo il gomito più in linea con il movimento del nostro corpo, possiamo ridurre, ma non eliminare, la resistenza frontale causata dal movimento in avanti del braccio.
  4. Indossare un buon costume da competizione. Un buon costume da competizione è l’arma in più dei nuotatori. Aiutano a ridurre l’attrito dell’acqua e mantenere il corpo più stretto per ridurre la resistenza frontale. 
  5. Depilarsi. La rasatura dell’intero corpo riduce l’attrito ed aiuterà a diminuire anche la resistenza frontale
  6. Semplificare il tuffo e le virate. Entrare bene in acqua dopo il tuffo crea un enorme vantaggio in termini di velocità. Il punto più veloce che un nuotatore raggiunge durante una gara (circa 15 mph) è quando le punte delle dita toccano l’acqua fuori dal blocco di partenza. Il secondo punto più veloce è quando le dita dei piedi lasciano il muro ad ogni virata (6-8 mph). In entrambi i tempi, a causa della relazione esponenziale tra la velocità e il trascinamento frontale, bisogna entrare in acqua in modo snello e flessibile.
  7. Mantenere il calcio stretto. Nello stile libero, dorso e rana, il calcio deve essere stretto al fine di contribuire a ridurre il trascinamento frontale. Nei primi due ciò significa che non bisogna piegare troppo le ginocchia e nella rana significa che occorre mantenere le ginocchia strette per elevare i piedi e le gambe ed avere un calcio efficace.
  8. Doppia cuffia. Molti atleti utilizzano la doppia cuffia per ridurre ulteriormente la resistenza frontale causata dagli elastici degli occhialini. Per coprire anche gli occhialini molti usano una cuffia più spessa di quella con la quale raccolgono i capelli proprio per creare una superficie liscia che crei meno attrito possibile.
  9. Indossare occhiali a basso profilo. Gli occhialini da gara devono essere legati più stretti sul viso e sono un po ‘più piccoli e più nitidi di quelli da allenamento. Meno sporgono dal volto e meglio è.
  10. Puntare le dita dei piedi. Uno dei più comuni errori commessi alla partenza è di non puntare le dita dei piedi all’ingresso in acqua. Un nostro studio ha mostrato che un piede rilassato provoca un aumento della resistenza del 33% rispetto alle dita puntate.

Con questi piccoli accorgimenti potrai diventare un nuotatore molto più veloce, uno che “scivola” sull’acqua.

Gary Sr.

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Poiché nella vita vale la pena nuotare, la nostra missione è promuovere il nuoto attraverso lo sport, il godimento di tutta la vita e la buona salute. Il nostro obiettivo è quello di migliorare le prestazioni in acqua ma anche la salute e l’autostima di ciascun membro e ciascun partecipante al   Race Club   attraverso i nostri programmi educativi, i nostri servizi e la nostra creatività. Ci sforziamo di aiutare ogni membro del   Club  a  superare le sfide e raggiungere gli obiettivi individuali di vita.

Il   Race Club   offre servizi, coaching, formazione, istruzioni tecniche, video, fitness e programmi di salute per i nuotatori di tutte le età e le abilità. Gli “Swim Club” de  Race Club  sono progettati e personalizzati per soddisfare le esigenze di ogni nuotatore, sia che si cerca di raggiungere i Giochi Olimpici, sia semplicemente migliorare la propria forma fisica. I nostri programmi sono adatti a nuotatori dilettanti,

Gary Hall, Sr., Direttore Tecnico e Head Coach del Race Club (cortesia del TRC)

Gary Hall, Sr., Direttore Tecnico e Head Coach del Race Club (cortesia del TRC)

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Comunicato stampa per gentile concessione di The Race Club, partner di SwimSwam

 

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About Braden Keith

Braden Keith

Braden Keith is the Editor-in-Chief and a co-founder/co-owner of SwimSwam.com. He first got his feet wet by building The Swimmers' Circle beginning in January 2010, and now comes to SwimSwam to use that experience and help build a new leader in the sport of swimming. Aside from his life on the InterWet, …

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