CAMPIONATI EUROPEI VASCA CORTA 2017
- Dal 13 al 17 Dicembre 2017
- Vasca Corta (25 metri)
- Royal Arena (Hannemanns Allé 18, 2300 Copenhagen)
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Ieri pomeriggio si sono tenute le finali della Staffetta 4×50 mixed mista.
Alla partenza in corsia 8 c’è la squadra Italiana, pronta a partire con Simone Sabbioni. Nel momento della spinta dal muretto il device per la partenza a dorso cede e Simone Sabbioni scivola, partendo praticamente da fermo.
Gara compromessa, con il morale degli altri staffettisti definitivamente abbattuto.
La finale se la aggiudica l’Olanda con il tempo di 1:37.71 e nuovo record dei campionati davanti alla Bielorussia 1:37.74 e alla Francia 1.37.75.
Negli attimi immediatamente successivi la delegazione italiana manifesta non solo il disappunto per quello che è accaduto, ma propone formale ricorso.
Nonostante gli attimi siano concitati e si rileva il cedimento del dispositivo di partenza, si dà il via alla Cerimonia di premiazione.
Il ricorso dell’Italia
Stamattina si è espresso il CT Cesare Butini su quanto accaduto ieri sera al momento della partenza di Simone Sabbioni.
“Ha ceduto la parte del sostegno del device. Questo ha creato un momento di disagio ed un problema per l’atleta che ha perso completamente l’appoggio. Non ha potuto quindi dare la spinta giusta per la partenza.
C’è stato secondo me un problema di non intervento di un giudice. Lì l’unica soluzione possibile è che doveva esserci un tempestivo intervento del giudice per fermare la gara e non è stato fatto.
A termine gara ci siamo accertati di questo con riprese video e parlando anche con gli atleti. Abbiamo avuto la certezza che questo ha danneggiato l’atleta ed abbiamo fatto subito il ricorso alla Commissione TSC (Technical Swimming Comitee), che era presente in piano vasca.
Questo ricorso è stato respinto al momento.
La delegazione Italiana ha dunque presentato un ricorso in appello alla “Giuria di Appello”.
La pronuncia della Giuria di Appello è arrivata alla Nazionale mentre erano in riunione tecnica.
Anche l’appello è stato rigettato. Non ci sarebbe la sicurezza e la certezza che la partenza dell’atleta italiano fosse stata inficiata da un malfunzionamento del dispositivo “device”
La Giuria ha dichiarato dunque la regolarità della gara. La motivazione risiede nella mancanza di prova che una causa esterna all’alteta, abbia influito nella partenza.
Rimane più di un dubbio, considerato che in due giorni ben tre partenze a dorso sono risultate alterate per il cedimento del dispositivo di partenza.
La nuova chiusura di sicurezza
Qualcosa però si è mosso nell’organizzazione, come confermato dallo stesso tecnico Butini.
Stamattina infatti, i device per la partenza a dorso sono stati dotati di un sistema di sicurezza. Spiega Butini: “Oggi una piccola dimostrazione che qualcosa nel device non andava proprio bene. Hanno messo una piccola sicurezza nel device stesso. Per regolare l’altezza della staffa devi ora ruotare questa chiusura di sicurezza e dopo rimetterla in posizione. Da Regolamento questa è una competenza dell’atleta, non deve essere il giudice a regolare la staffa del device. L’atleta deve verificare l’esatto alloggiamento e dopo bloccare il device con questa levetta. E’ una novità di questa mattina”
Il problema avuto dall’Italia ha dunque quantomeno fatto in modo che l’organizzazione si adoperasse per evitare altre problematiche con il device.