La Campionessa mondiale dei 200 stile libero rilascia una lunga intervista al quotidiano “La Stampa”.
Federica Pellegrini parla non solo della sua carriera e del suo futuro, ma delle differenze tra uomini e donne nello sport.
Un problema culturale. Una mentalità che secondo la Pellegrini può cambiare solo con il tempo.
Federica sul movimento Me Too
Il Movimento Me Too si batte contro le molestie e le violenze contro le donne. Si diffuse in modo virale a partire dall’ottobre 2017 come hashtag usato sui social media per aiutare a dimostrare la diffusa prevalenza di molestie, soprattutto sul posto di lavoro.
Sull’onda del movimento, in occasione della festa della donna dell’8 marzo 2018 è stata organizzata una giornata di sciopero e di manifestazioni che ha coinvolto più di 70 paesi nel mondo.
Federica Pellegrini sul movimento afferma: “Per fortuna nel nostro movimento non sono emersi casi di abusi. Spero che non succeda mai, ma sono anche sicura che così si sentono tutti a posto. Senza bisogno di fare ragionamenti sulla figura femminile in questo contesto”. Alla domanda se avesse mai subito qualche tipo di molestia risponde “No”. Continua poi: “Mi piace pensare che se qualcuno mi avesse messa anche solo a disagio lo avrei denunciato subito, ma capisco che i traumi facciano danni. E che ci possono volere anni”. “Nel nuoto non ho mai visto atteggiamenti sospetti, mai sentito voci. Nulla si può escludere, anche se mi stupirei molto”.
Sulla differenza tra uomo e donna nel mondo dello sport dichiara: “Un uomo è campione dopo una vittoria importante. Una donna deve costruire una carriera intera di successi per avere lo stesso peso. Si cambia con il tempo. E con le vittorie. I tre ori delle donne alle Olimpiadi invernali per esempio hanno lasciato il segno”.
La Pellegrini ritorna ai 200 stile?
Federica Pellegrini rivela nell’intervista che tra due giorni verrà svelato un nuovo progetto televisivo.
Dunque un anno fatto di cambiamenti, che la campionessa sta vivendo in maniera libera e soprattutto serena.
Soprattutto questo è il primo anno post 200 stile libero. La Pellegrini dice inoltre che pensava di essere più veloce, a questo punto della stagione. Ma su un suo possibile ritorno ai 200 stile libero afferma: “Strano come da fuori ci sia questa percezione. Come se a un certo punto potessi presentarmi a una gara mondiale e buttarmi nei 200. Non avrebbe senso”.
Si sofferma anche sul nuoto giovanile: “Nel nuoto c’è un gran fermento. Solo che, in questo caso, gli emergenti sono tutti maschietti. Le ragazzine faticano e forse si torna al discorso di prima: i ragazzi vengono spinti di più. Quando io ero piccola mi hanno messa subito nei collegiali con i big per vedere dove potevo arrivare. È successo anche ad Alessia Filippi. Ma mi pare che si vada sempre più cauti, è un po’ come considerare le bimbe con delle doti più fragili”.