Andando su e giù per la linea nera possiamo dimenticare che esistono altri nuotatori in corsia.
Ma ci sono. Gli altri nuotatori influenzano il nostro modo di allenarci.
A volte ci infastidiscono con le onde, o toccandoci i piedi, altre volte possono essere sprono per spingerci oltre il nostro limite.
COME CI INFLUENZANO GLI ALTRI NUOTATORI.
Chi si allena con noi può influenzarci in modo positivo o negativo.
Ci sono occasioni in cui gli altri possono essere di beneficio per noi:
- Quando qualcuno nella tua corsia sta spingendo durante il set centrale. In quei casi sei motivato a non mollare.
- Nei momenti in cui il nuotatore in corsia accanto ti guarda, è chiaro, sta stimolando il tuo spirito competitivo.
- Quando gli altri nuotatori in corsia non si lamentano di quanto sia difficile il set, non ti lamenti nemmeno tu.
Altre volte possono essere dannosi:
- Il compagno di squadra che imbroglia durante una serie. Classico. Siamo sicuri che risparmiare qualche 50 mt sia proprio un grande affare?
- Il nuotatore che parte sparato nel riscaldamento. Pur di stargli dietro inizi a spingere già dai primi metri, salvo poi morire prima del lavoro centrale.
- L’atleta che mangia cibo spazzatura dopo l’allenamento, che ti porta a pensare: “Se lo fa lui, perché non posso farlo io?”
C’è un detto popolare che afferma che sei la media delle cinque persone con cui trascorri la maggior parte del tuo tempo.
Guardati intorno, pensa alle persone con cui trascorri la maggior parte del tempo e chiediti:
- stanno tirando fuori il meglio di me?
- Io faccio emergere il meglio di loro?
SCEGLI LA CORSIA TENENDO CONTO DELLE PRESTAZIONI
Le prestazioni degli altri influenzano ciò che facciamo.
Per dimostrare ciò, vi riporto l’esempio di una ricerca eseguita su alcuni studenti universitari che praticano nuoto agonistico.
Il gruppo di 90 atleti è stato diviso in tre sottogruppi. Uno ha lavorato con qualcuno molto in forma, un altro gruppo ha fatto la sessione guidato da qualcuno non molto in forma. E’ stato poi collocato un nuotatore ad allenarsi in corsia da solo.
Credo che potete immaginare i risultati.
Nei partecipanti che hanno lavorato vicino ai compagni più in forma, la frequenza cardiaca media risultava di gran lunga superiore rispetto a quella dei nuotatori della corsia accanto. La maggiore differenza è stata riscontrata negli uomini: 133 BPM contro 119 BPM. Per le donne 124 BPM contro 99 BPM.
Lo studio dimostra quello che sappiamo già. Il nostro sforzo tende ad aumentare o diminuire a seconda di chi ci è accanto.
Se si vuole ottenere di più dall’allenamento, bisogna dunque circondandosi di persone che stanno lavorando al massimo e che ci aiuteranno a spingere di più.
QUALE CORSIA SCEGLIERAI OGGI?
Ci sono giorni in cui la scelta della corsia ha motivazioni non proprio ideali:
- Non vogliamo confrontarci con i migliori perchè non ci reputiamo alla loro altezza
- Vogliamo attenerci a ciò che è sicuro e familiare.
- Semplicemente non vogliamo lavorare duramente perché abbiamo paura del dolore che di solito arriva dopo.
Gli atleti che sono più veloci di noi possono però insegnarci tanto. Non evitarli. Cercali.
Se si desidera davvero migliorare, passare più tempo con i migliori nuotatori che abbiamo in piscina è la scelta giusta.
Olivier Poirier-Leroy è un ex nuotatore di livello nazionale. Lui è l’editore di YourSwimBook , un registro di dieci mesi per nuotatori competitivi.
E’ anche l’autore del programma di lavoro per lo sviluppo della mentalità per nuotatori competitivi, Conquer the Pool.