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La WADA Dichiara La Russia Non Conforme, Rischia 4 Anni Di Squalifica

La Russia è accusata dalla WADA di non essere conforme al regolamento Anti-Doping. Ora rischia la squalifica da tutti gli eventi sportivi per i prossimi 4 anni.

RIASSUNTO DEI RAPPORTI TRA WADA E RUSSIA DAL 2015 AD OGGI

2015/2016

Nel Novembre del 2015 la Russia è stata definita non conforme alle regole della WADA per la prima volta. Questa posizione ha portato nei mesi successivi all’esclusione della squadra russa dell’atletica leggera dalle Olimpiadi di Rio, di tutta la squadra paralimpica e di altri singoli atleti. Per quanto riguarda il nuoto alcuni, inizialmente squalificati, sono stati poi ammessi alle gare a pochi giorni dall’inizio dei Giochi.

2018

Dopo un lungo periodo di allontanamento, durato circa due anni la WADA ha concesso, all’inizio del 2018, il reinserimento della RUSADA (agenzia anti-doping russa) nella lista delle agenzie conformi. Questa decisione è stata presa nonostante una non totale compatibilità dei requisiti da parte dell’organizzazione. La condizione posta dall’ente mondiale per la lotta al doping era, per un reintegro completo, quella di ricevere periodicamente da parte di RUSADA i dati rilevati dai loro laboratori.

2019

I dati richiesti sono stati effettivamente consegnati, anche se con ritardo rispetto alle scadenza imposte. La RUSADA, però, è  stata accusata di averli manipolati prima di trasmetterli alla WADA.

Alla Russia sono state concesse 3 settimane di tempo per giustificare le incongruenze che portavano a sospettare della manomissione dei documenti. Superato questo lasso di tempo la WADA ha messo in moto le procedure per sanzionare la nazione che si suppone irregolare.

Il Comitato per la Revisione sulla Conformità (Crc) è stato istituito allo scopo di monitorare le Organizzazioni Anti Doping e assicurare la loro coerenza con le regole imposte dal codice WADA del 2015.

Nelle scorse settimane questo comitato, composto da esperti del settore e da figure esterne allo sport, ha ricevuto un report da parte del Dipartimento di Intelligence & Investigation. Questo reparto ha condotto delle indagini all’interno del laboratorio di Mosca. Le informazioni raccolte e riportate al Crc hanno spinto quest’ultimo a formulare una Raccomandazione ufficiale al Comitato Esecutivo della WADA. Nella raccomandazione si ipotizza una squalifica di 4 anni per l’intera federazione russa. La posizione espressa lascia intendere chiaramente che ci sono i presupposti per credere che si tratti di Doping di Stato.

Il Comitato Esecutivo è l’organo che prenderà la decisione finale sul caso. La data fissata per discutere della raccomandazione è il 9 Dicembre.

LE PRESUNTE VIOLAZIONI DELLA RUSSIA

Le conclusioni tratte dalle indagini condotte dal Comitato Investigativo della WADA sono le seguenti:

  • La WADA considera i dati consegnati dal Laboratorio di Mosca non completi e non veritieri. Questa convinzione deriva principalmente dal fatto che grazie ad un informatore sono venuti in possesso di alcuni dati riguardanti gli anni passati. Quanto emerso non combacia con i dati relativi alla stessa data forniti dall’agenzia russa.

“Centinaia di test positivi che compaiono nella copia del 2015 del database LIMS sono stati rimossi dalla copia del 2019”

  • La WADA sostiene inoltre che tra il 2018 e il 2019, quando sono state richieste spiegazioni riguardanti le incongruenze, la RUSADA abbia nuovamente modificato i dati allo scopo di insabbiare le prime alterazioni.
  • Infine WADA sospetta che alcune prove sia stato create per addossare la colpa di tutto ad alcuni singoli medici del laboratorio e assolvere l’organizzazione nel suo insieme.

LE POSSIBILI CONSEGUENZE

La sanzione richiesta nela raccomandazione del Crc prevede 4 anni di squalifica per la Russia. Se il 9 Dicembre il Comitato Esecutivo confermasse questa decisione le conseguenze sarebbero le seguenti:

  • Alla Russia in quanto nazione non sarebbe concesso di partecipare a nessun “Major Events” per i prossimi 4 anni. Ovvero Giochi Olimpici, Olimpiadi giovanili, Campionati del Mondo etc. Questo includerebbe ovviamente, tra le altre cose, le prossime Olimpiadi e ben 2 edizioni dei Mondiali di nuoto.
  • La Russia non potrebbe ospitare nessun evento internazionale e nemmeno proporre la propria candidatura per 4 anni. Qualunque manifestazione sia già stata assegnata alla Russia dovrebbe essere spostata.
  • Alla Russia e ai suoi esponenti federali sarebbe negato il ruolo decisionale all’interno di tutte quelle organizzazioni che hanno firmato il Codice della WADA. Tra queste c’è, ad esempio, la FINA. Inoltre gli sarebbe vietato presenziare alle stesse manifestazioni sportive.
  • Gli atleti russi per poter gareggiare dovrebbero riuscire a dimostrare la loro totale estraneità al caso. Per poter essere ammessi alle competizioni e gareggiare sotto la bandiera del CIO ogni singolo atleta deve dimostrare che :

– il suo nome non compare nel Report McLaren (ovvero i documento emerso dal primo scandalo, nel 2016)

nessun dato relativo a sue analisi sia mai stato modificato o cancellato

– che nel database rilevato dai laboratori non ci sia nessun risultato positivo che lo riguardi. Attualmente non è chiaro se questa esclusione riguarderebbe anche i casi di test positivi nel passato o solo quelli emersi dopo le notizie trapelate grazie all’informatore.

Questo il quadro generale dello scandalo che sta coinvolgendo Russia e il suo sistema di lotta al doping. In attesa di conoscere il parere del Consiglio Esecutivo della WADA che si riunirà Lunedì 9 Dicembre.

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About Braden Keith

Braden Keith

Braden Keith is the Editor-in-Chief and a co-founder/co-owner of SwimSwam.com. He first got his feet wet by building The Swimmers' Circle beginning in January 2010, and now comes to SwimSwam to use that experience and help build a new leader in the sport of swimming. Aside from his life on the InterWet, …

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