Buon anno. Ma non un Capodanno qualsiasi.
Buon anno olimpico.
Il 1° gennaio per la maggior parte del mondo è un’occasione di rinnovamento. Un’occasione per riposarsi, per prendere decisioni, per fissare nuovi obiettivi, per raggiungere nuovi orizzonti.
Ma non per i nuotatori d’elite del mondo.
Per i nuotatori d’elite di tutto il mondo, questa giornata rappresenta l’inizio della corsa finale verso i Giochi Olimpici.
Il 1° gennaio 2020 è la fine di un ciclo di lavoro durato quattro anni che porta oltre 11.000 atleti di tutto il mondo a marciare verso il Nuovo Stadio Nazionale di Tokyo il 24 luglio.
Se avete aspettato fino al 1° gennaio per iniziare un nuovo progetto, per rinfrescarvi, per prendere decisioni e per lavorare, allora è già troppo tardi.
La data, il 2020, la pietra angolare dei principali programmi in tutto il mondo a causa del suo suono omofono alla “visione perfetta” universale, una volta sembrava incredibilmente lontana nel futuro, ma ora è arrivata.
Sulla strada per Tokyo ci sono i Trials olimpici, gli allenamenti, le vittorie grandi e piccole.
Anche per coloro per i quali Tokyo è un sogno troppo lontano, l’anno olimpico assume un nuovo significato speciale.
I vostri amici parleranno improvvisamente dello sport che tutti amiamo, il nuoto, e vi chiederanno chi sostituirà Michael Phelps.
Anche se Tokyo non è nei vostri piani per il 2020, usate l’anno olimpico come una motivazione speciale.
Da qui al prossimo allenamento, cercate di capire qual è il vostro sogno e impegnatevi a realizzarlo quest’anno.
Quando non avete voglia di alzarvi, quando pensate che l’acqua è troppo fredda, quando decidete che il set è troppo lungo o i secondi di pausa sono troppo pochi,
affidatevi a quel sogno per andare avanti.
Ogni Olimpiade, ogni campione, tutti coloro che hanno fatto qualcosa di significativo in questo sport sono partiti da un sogno. Hanno iniziato con un singolo allenamento ed hanno deciso di spingersi al limite fisico.
Il lavoro ha un significato diverso in un anno olimpico.
Le stelle sono diverse, il sogno è diverso in un anno olimpico.
Buon anno olimpico.
Ci vediamo a Omaha, a Londra; ci vediamo a Riccione, a Budapest, ad Adelaide, Chartres e Nairobi, a Rio e Roma, Oklahoma, e Pleasant Prairie, Wisconsin.
Ovunque ci sia una piscina con nuotatori disposti a inseguire un sogno, ci vediamo lì.
E poi ci vedremo tutti in Giappone.