Mattia Dall’Aglio morì a 24 anni il 6 Agosto 2017 nella palestra del centro nuoto dei Vigili Del Fuoco di Modena.
La Procura di Modena, nei giorni successivi aprì un fascicolo, l’ipotesi di reato era omicidio colposo.
Oggi la Procura ha chiesto l’archiviazione delle posizioni dei due indagati di omicidio colposo. Non i procederà dunque nei confronti del presidente dell’associazione “Amici del Nuoto” di Modena e del tecnico che seguiva le sale del centro nuoto.
Le indagini sono durate due anni e mezzo.
Nel corso delle stesse sono state disposte ed eseguite due autopsie sul corpo del giovane nuotatore.
Le risultanze degli esami autoptici hanno rilevato che la causa della morte è stata una malformazione cardiaca congenita.
Dal fascicolo originario è stata però stralciata una posizione. Si ipotizza ora la responsabilità del medico che firmò il nulla osta per le attività in quella sala.
Dopo la morte di Mattia, l’Università di Modena ha istituito una laurea nel suo ricordo.
La città di Imola, inoltre, ha istituito un trofeo a suo nome. Ogni anno ai blocchi di partenza tanti atleti si riuniscono nel ricordo di Mattia.
IL RICORDO DEGLI AMICI
Quanto è bella la vita.
Vivi ogni giorno come se fosse l’ultimo.
Il suo motto, era questa la “filosofia Mattia Dall’Aglio”: vivi ogni giorno come se fosse l’ultimo.
Sei stato buono in tutte le tue scelte, senza chiedere niente in cambio.
E tu eri così, semplice. Aprivi il cuore di tutti subito, in un lampo.
Tu eri la sensazione di toccare con mano la piastra d’arrivo.
Tu eri il nostro vero e sensazionale amico.
Eri capace di strappare un sorriso.
C’insegnavi a sorridere sempre, di fronte alle difficoltà, di fronte agli avversari, guardando in faccia il problema.
Sorridere perché siamo tutti fortunati ad avere tutto quello che abbiamo, tanto o poco che sia.
Ci dicevi:
“Guarda il tuo giorno e sorridi, come faccio io. Qualunque cosa faccio sorrido. Guido con la macchina e sorrido, vado a passeggiare e sorrido, vedo gli altri e sorrido. Io faccio qualsiasi cosa e sorrido”.