Elena Di Liddo durante la finale dei 100 metri farfalla ai Campionati Assoluti Primaverili, ha conquistato la qualificazione per la staffetta olimpica azzurra.
Con il tempo di 57.85, ha conquistato il titolo italiano assoluto e nuotato sotto il tempo limite indicato dalla Federazione di 57.92.
Elena conquista così la sua prima Olimpiade, il coronamento di anni non sempre facili, caratterizzati anche da infortuni e di alti e bassi.
Questa mattina l’abbiamo incontrata ed abbiamo ritrovato gli occhi lucidi e pieni di gioia con i quali l’avevamo lasciata.
Elena Di Liddo è la compagna di squadra che fa ridere anche il più teso prima di una gara; è spogliatoio, è colei che ti apre le braccia e ti stringe quando hai mancato l’obiettivo della stagione. Elena è un pezzo della Nazionale, e con lei la Nazionale è un puzzle perfetto.
La mia felicità nel prendere parte alla staffetta olimpica forse non può essere compresa da tutti.
Fare parte della nazionale per me va al di là della gara individuale. La staffetta è un gruppo di persone che gareggia per una Nazione. Siamo quattro e uniamo le forze per un obiettivo comune.
Poi diciamoci la verità. Una 4×100 mista femminile italiana, ma voi ve la immaginate? Sarà divertente, emozionante e noi italiane ci faremo valere
Parlando con Elena viene naturale parlare della Puglia. Non è campanilismo, è appartenenza, casa, affetti. Il mondo costruito introno ad una persona che è anche atleta, e non il contrario.
Durante questo ultimo anno, con le misure restrittive e le chiusure per me non è stato facile allenarmi. Tuttavia non ho mai pensato di andare via dalla Puglia per continuare la mia preparazione senza il mio allenatore, senza la mia famiglia, senza i miei affetti.
Ho messo al primo posto la tranquillità mentale.
Quella tranquillità che solo casa ti può dare. Per casa io intendo il mio cerchio vitale, che è fatto di mamma e papà, del mio fidanzato, del mio allenatore. E’ andare a fare una passeggiata al mare dopo l’allenamento con il tuo cane, mangiare le cose buone che ti prepara tua madre, sentire il caldo del sole già ad Aprile. Un talento non si costruisce soltanto in acqua.
Credo che non si possa essere “campioni” se non riesci ad essere sereno fuori dalla piscina. I talenti non si formano soltanto in acqua, ma grazie all’ambiente che li circonda.
Poco dopo, Elena Di Liddo, ha scritto un lungo post su Instagram dove ha ripreso ed arricchito alcuni dei suoi pensieri.