Amy Bilquist, campionessa NCAA ed ex detentrice del record mondiale Junior ha annunciato il suo ritiro dal nuoto agonistico. In un post su Instagram ha rivelato che ha lottato con un’articolazione sternoclavicolare lussata che l’ha portata ad avere un intervento chirurgico cardiotoracico.
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L’articolazione sternoclavicolare dislocata le ha fatto sviluppare la sindrome dello sbocco toracico, che si è manifestata sotto forma di danni ai nervi e ai vasi sanguigni, colpendo in particolare il braccio sinistro.
Bilquist ha in passato avuto già altri infortuni.
- 2015. Si è ritirata da un incontro Pro Swim Series a Charlotte a causa di fratture da stress nelle gambe.
- 2019. Ha subito un intervento chirurgico alla spalla. Quell’anno ha vinto il campionato nazionale degli Stati Uniti nei 100 dorso.
- 2019: frattura ad un dito alla tappa di Clovis delle Pro Swim Series. Frattura alla mano dopo la conclusione della stagione NCAA 2019.
- 2020. Intervento chirurgico al ginocchio per rimuovere la plica (una piega di membrana tipicamente innocua nel ginocchio presente in circa la metà della popolazione), affrontare un menisco strappato e fare qualche ulteriore pulizia dei tendini.
- Ha scelto di ritardare l’intervento al ginocchio dall’autunno 2019 al gennaio 2020 per poter gareggiare nella stagione inaugurale della International Swimming League (ISL).
Nella NCAA, Bilquist è stata campionessa sia della Pac-12 che della NCAA, ed è tuttora:
- quarta atleta più veloce di Cal nei 50 stile libero (21.52) e nei 100 dorso (50.05)
- quinta più veloce nei 100 stile libero (47.01)
- sesta più veloce nei 200 dorso (1:49.90).
Bilquist ha gareggiato nelle prime due stagioni della International Swimming League (ISL), rappresentando prima LA Current (2019) e poi DC Trident (2020).