You are working on Staging1

Falsi Miti Sul Nuoto: Dal Dimagrimento All’Assenza Di Infortuni

Sono una sostenitrice ed un’appassionata del nuoto.

Come tale sarò sempre la prima ad elencare tutte le ragioni per le quali il nuoto è lo sport migliore: tonificazione di tutto il corpo, meno pressione sulle articolazioni, il senso nell’avere uno scopo, un obiettivo personale.

Sembra lo sport ideale, vero? Non è proprio così. Alcune persone associano a questo sport dei benefici che non potranno mai raggiungersi soltanto con qualche ora in piscina alla settimana.

Ecco dieci affermazioni errate sul nuoto.

1) IL NUOTO FA DIMAGRIRE

Ecco lo slogan più utilizzato da chi, infondo, non conosce bene questo sport. I neofiti di questo sport dovrebbero essere consapevoli che il nuoto spesso fa aumentare l’appetito. Le ragioni di questo sono sconosciute (una teoria comune è che nuotando in acqua fredda si impedisca il rilascio degli ormoni di soppressione dell’appetito). Se volete nuotare siate anche consapevoli che controllare la vostra fame sarà la chiave per sfruttare appieno gli effetti tonificanti del nuoto.

Se volete perdere peso attraverso il nuoto, regolate l’apporto calorico.

2) I NUOTATORI POSSONO MANGIARE CIÒ CHE VOGLIONO

I nuotatori hanno la reputazione di essere in grado di mangiare tutto quello che vogliono senza aumentare di peso perché bruciano tante calorie.

La realtà è che ogni nuotatore, principiante o olimpionico, ha bisogno di essere consapevole della sua dieta. Certo, si può essere in grado di farla franca con il cibo spazzatura quando ti alleni ad un livello di élite.

Attenzione a quando si riduce numero ed intensità di allenamenti.

I nuotatori professionisti mantengono una dieta sana ed equilibrata. Monitorano l’apporto calorico e regolano le calorie in base alle proprie esigenze.

3) IL NUOTO È UNO SPORT SENZA INFORTUNI

E’ vero che il nuoto è uno sport a basso impatto rispetto ad altri.

Ma è altrettanto vero che le lesioni sono più comuni di quanto si possa pensare.

Le lesioni della spalla sono le più diffuse.

A queste si aggiungono le lesioni alle ginocchia, collo e parte bassa della schiena. La buona notizia è che proprio perché molto comuni, ci sono molti metodi per prevenirle, come esercizi mirati a correggere difetti di nuotata. Anche eseguire sempre il riscaldamento a secco aiuta ad evitare infortuni.

Per un approfondimento sulla prevenzione degli infortuni clicca qui.

4) LA GAMBATA SERVE SOLO IN GARA

 

Ah, sì – il calcio.

E ‘il vero motore della nuotata. Spesso è trascurato o addirittura ignorato da molti di coloro che sono appena agli inizi in questo sport.

Perché? Come esseri umani usiamo automaticamente le nostre braccia e la parte superiore del corpo per spostarci attraverso l’acqua. E ‘doloroso, difficile e frustrante sviluppare una gambata che effettivamente aiuti a spingere l’utente attraverso l’acqua.

La soluzione per molti è stata quella di rinunciare all’idea e nuotare solo di braccia.

Un calcio efficace è ciò che separa un nuotatore medio da un grande nuotatore. Offre una maggiore propulsione e potenza. Invece di rinunciare alla gambata, concentratevi sul miglioramento della tecnica e della forza.

Allenamento, allenamento ed allenamento!

5) IL NUOTO COSTRUISCE I MUSCOLI

Questo non è esattamente un equivoco.

Il nuoto costruisce il muscolo ed è un esercizio per tonificare tutto il corpo. Ogni bracciata utilizza una varietà di muscoli per contrastare la resistenza dell’acqua. Tuttavia, il nuoto è soprattutto un esercizio cardiovascolare. Ciò significa che più che costruzione del muscolo, si agisce sulla tonificazione.  La maggior parte dei nuotatori include anche sessioni in palestra per migliorare le prestazioni.

6) NON È NECESSARIO BERE DURANTE IL NUOTO

 

Sono in acqua, non ho sete, perché dovrei bere?

La verità è che non vedendo sudore, molti credono che non sia necessario idratarsi durante l’allenamento. Nulla di più errato.

Per approfondire l’argomento leggi l’articolo dedicato qui.

7) PIÙ VASCHE SI FANNO IN MODO CONTINUO MEGLIO È.

 

Un equivoco prevalente tra i neofiti. Si pensa che l’allenamento sia efficace se “si fanno 60 vasche in modo continuo”. Più vasche fai senza fermarti, meglio è. Nuotare distanze lunghe non è mai l’unica componente di una sessione di allenamento.

L’allenamento viene diviso in varie parti, ognuna delle quali ha importanza autonoma ed è prodromica alla successiva.

Importanti sono poi i periodi (pochi secondi) di riposo recupero. La resistenza si costruisce attraverso un mix di nuotate pensate e sviluppate dall’allenatore in base ai propri nuotatori.

8) LE PRESTAZIONI SI MIGLIORANO CON GLI SPRINT BREVI

Questo è l’eccesso opposto al numero 7)

Qualcuno è convinto che per “fare il tempo” si debbano eseguire solo distanze brevi a passo gara.

E’ vero che con l’avvicinarsi della gara si eseguono brevi distanze con il ritmo che si dovrà avere nella competizione.

Questo tipo di allenamento non è sicuramente l’unico e non può essere la normalità.

Una volta Bob Bowman ha detto che il “passo gara” è come gli spinaci. “Sicuramente fanno bene, ma non ho intenzione di mangiare spinai tutti i giorni”.

La varietà è il sale della vita – e il nuoto non fa eccezione.

9) LA TECNICA È SOLO PER PRINCIPIANTI.

Molti credono che più si va avanti in questo sport, meno si “perde tempo” con la tecnica.

Al contrario, l’attenzione alla tecnica di nuotata è ciò che evita lesioni ad ogni livello. I nuotatori d’élite, quelli che guardiamo in TV per capirci, eseguono ampie sessioni rivolte esclusivamente alla tecnica.

Questo ci porta ad un altro paradigma. Non siate autodidatti. Fatevi seguire sempre da un istruttore che controlli il vostro stile e corregga i vostri errori.

10) MEGLIO USARE SEMPRE LE PINNE PER ANDARE VELOCE.

C’è una ricchezza di attrezzature da nuoto sul mercato.

Se si abusa di questi attrezzi, soprattutto senza una valida guida negli allenamenti, possono danneggiare la vostra nuotata. Le pinne, per esempio, sono spesso abusate dai nuotatori che mancano di un calcio forte.

Si mettono le pinne e – wow! – si vola.

A volte si vedono nuotatori che appena scendono in acqua si mettono le pinne. Ne sono dipendenti. Lo stesso accade con il pull.

Il pull può essere utilizzato in modo efficace per mettere a punto gli aspetti specifici della tecnica di nuoto. Più spesso, tuttavia, si usa come dispositivo di galleggiamento. Idem per le palette.

Le attrezzature svolgono un ruolo importante nel percorso di un nuotatore solo se usate correttamente.

Ci vediamo in piscina!

Pubblicato per la prima volta qui

0
Leave a Reply

Subscribe
Notify of

0 Comments
newest
oldest most voted
Inline Feedbacks
View all comments

About Braden Keith

Braden Keith

Braden Keith is the Editor-in-Chief and a co-founder/co-owner of SwimSwam.com. He first got his feet wet by building The Swimmers' Circle beginning in January 2010, and now comes to SwimSwam to use that experience and help build a new leader in the sport of swimming. Aside from his life on the InterWet, …

Read More »