L’ex presidente della European Aquatics (LEN) Paolo Barelli ha perso l’appello per la sospensione presso la Corte Arbitrale dello Sport (CAS).
Barelli era stato inizialmente sospeso per due anni nel novembre 2022, poi il divieto era stato esteso a tre anni lo scorso marzo.
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La sospensione è stata comminata a Barelli per i presunti illeciti commessi in tre casi distinti, tra cui molteplici violazioni dello Statuto e del Codice Etico della FINA.
“Il ricorso presentato dal signor Paolo Barelli contro la decisione del Comitato Etico della FINA è stato respinto”, ha dichiarato il CAS. “La decisione della Federazione Internazionale di Nuoto dell’8 novembre 2022 è quindi confermata”.
LA RISPOSTA DI BARELLI
Il 69enne Barelli, che oltre a ricoprire il ruolo di presidente della Federazione Italiana Nuoto è stato anche presidente della LEN, ha dichiarato che ora presenterà ricorso alla Corte Suprema svizzera.
Ha dichiarato Barelli in un comunicato ad Adnkronos (fonte Federnuoto)
“La sentenza non cambia nulla ai fini della vita federale.
L’anno di squalifica è scaduto il 14 settembre e le attività allo stesso tempo sono continuate a pieno regime, ma farò comunque ricorso alla Corte Suprema svizzera per tutelare la correttezza del mio operato e della Federazione Italiana Nuoto“
LE PRESUNTE VIOLAZIONI
Nella sua decisione di emettere la sospensione lo scorso anno, il World Aquatics Ethics Panel ha stabilito che Barelli ha richiesto e accettato pagamenti indebiti e non ha segnalato un conflitto di interessi, tra cui in particolare:
- La firma unilaterale di un addendum a un contratto tra LEN e FIN che avrebbe portato a quest’ultima un vantaggio compreso tra 500.000 e 1.500.000 euro.
- Richiesta di spese per un totale di 495.587,22 euro al Comitato Olimpico Italiano, a nome della FIN, nonostante queste fossero già state pagate dal Ministero dell’Economia e delle Finanze italiano. La sezione d’appello della Corte dei Conti italiana ha ritenuto che ciò abbia causato danni patrimoniali.
La sospensione impedisce a Barelli di prendere parte a qualsiasi attività legata all’acquaticità sotto l’egida di World Aquatics o di uno dei suoi membri.
Barelli era candidato alla presidenza di World Aquatics (allora FINA) quando l’attuale presidente Husain Al-Musallam vinse il diritto di guidare l’organo di governo.