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L’Ossessione Batte Il Talento, Lo Batterà Sempre

Pubblicato per la prima volta il 17/07/2018

Hai grandi obiettivi ma non credi di farcela perchè non pensi di avere abbastanza talento?

Magari la genetica non è stata generosa con te ma il successo in acqua, è spesso dovuto a fattori estranei al talento.

Dedizione al lavoro, concentrazione, dettagli.

Puoi essere l’atleta più talentuoso al mondo, ma se non lavori sodo, il tuo potenziale non verrà’ mai raggiunto. Allo stesso tempo, se lavori sodo ogni giorno, puoi compensare la mancanza di talento naturale.

Ci sono cose infatti che non riguardano il talento, ma che possono creare dei grandi campioni:

IMPEGNO

Per forza dobbiamo iniziare da qui. Il talento naturale è bellissimo, ma è qualcosa che tu non puoi controllare. E’ qualcosa che possiamo facilmente usare come termine di paragone. Spesso osserviamo i talentuosi e rimaniamo estasiati dalla semplicità con la quale riescono a nuotare.

Questo però non deve abbatterci, ma stimolarci. Guardare ai migliori per impegnarsi ogni giorno in allenamento. Averli come esempio e lavorare duro.

Il talento non lo puoi controllare: o ce l’hai oppure no. Ma ci sono altre cose che puoi controllare e migliorare:

DIALOGO INTERIORE

Se c’è un trucco che dovresti usare durante il tuo cammino nel nuoto, è controllare il tuo dialogo interiore.

Perchè è cosi importante?

Perchè alla fine, il tuo monologo interno influenza il tuo stato emotivo e le conseguenti risposte fisiche. Comincia dal riconoscere quando non lo controlli più (”non ce la posso fare a fare questo lavoro. E’ troppo duro.”) e modificalo. Solo cosi potrai ottenere il massimo dal tuo allenamento: “va bene, è proprio difficile oggi, ma ci provo e vediamo come mi sento.”

ENTRARE IN ACQUA PER PRIMO

Forse hai avuto un allenatore al quale piaceva dire “sei già in ritardo se sei arrivato in tempo.”

Vai all’allenamento pronto a lavorare sodo. Entra in acqua per primo. Non ti costa nulla farlo.

Essere costretto ad interrompere il riscaldamento o a farlo di fretta non aiuta. L’allenamento per te e i tuoi compagni andrà meglio se tutti faranno la stessa cosa.

ESSERE UN BUON COMPAGNO DI SQUADRA

Aiuti ad instaurare una buona atmosfera? Stimoli i tuoi compagni di squadra a raggiungere i loro obiettivi? Farlo non e’ una cosa semplicemente altruista; un’atmosfera migliore aiuta anche te. Un obiettivo comune ti rendera’ responsabile  del tuo lavoro e della tua prestazione.

ESSERE POSITIVO COL TUO LINGUAGGIO CORPOREO

Il lavoro è stato scritto sulla lavagna ed è qualcosa che proprio non vuoi fare. 10×100 ad un tempo velocissimo. O un 2000 con la tavoletta al massimo.

Cosa fai? Metti le braccia intorno al corpo. Guardi in su. Ti cadono le spalle. Mentre queste reazioni sembrano innoque, dimostrano che hai rinunciato all’allenamento. Il tuo linguaggio corporeo ha un impatto sul tuo allenamento.

ESSERE ALLENABILE

Essere allenabile significa che sei aperto al criticismo (costruttivo).

Significa che sei umile abbastanza per ammettere che non sai tutto.

I campioni in realtà commettono errori, ma sono anche bravi ad identificarli e correggerli, il che aumenta la velocità nell’apprendimento.

Invece di fare lo stesso errore, cerca di capire se sbagli strategia di gara oppure se devi rivedere la tecnica. Essere allenabile vuol dire che sei umile abbastanza per capire cosa devi cambiare.

ESSERE PREPARATO

E’ simile ad avere un’incredibile dedizione al lavoro. L’essere preparato è qualcosa che puoi completamente controllare.

Non puoi cominciare a lavorare sulle virate  e partenze due settimane prima delle tue gare piu’ importanti. Sono cose che devi curare dal primo giorno.

Allo stesso modo, significa che ti presenti all’allenamento con tutta l’attrezzatura che ti serve, la tua dieta è sotto controllo e sei pronto a lavorare sodo.

5%

C’e’ spazio per un 5% in piu’ per quanto riguarda la tua preparazione e vita quotidiana? Alla fine, le gare non sono vinte o perse poi per tanto.

La differenza tra primo e secondo posto (o primo e ottavo) di solito e’ soltanto un paio di punti percentuali. Non devi essere due volte piu’ bravo. Devi soltanto essere un pochino meglio di ieri.

Fare il 5% meglio di ieri o della scorsa gara può fare davvero la differenza. Allenati giusto quel poco in più. Sii concentrato quel poco in più. Fai un po’ più attenzione alla tua alimentazione. Tutto questo “poco in più” alla fine si accumula ed il risultato è straordinario.

ATTENZIONE E RIFLESSIONE

Quanti metri fai in allenamento  mantenendo la massima concentrazione?

L’impegno è una cosa che vale molto, ma senza la riflessione practicamente stai soltanto consumando parecchie calorie mentre nuoti con una pessima tecnica.

Nonostante viviamo in una realtà di distrazioni, essere nuotatori ci consente di staccarci dal telefono e dalla “vita reale” (se vuoi) e ci possiamo perdere nei nostri sogni.  Non lasciarti distrarre, concentrati sulla tecnica, sii preciso nel gesto ed efficace in acqua.

ESSERE SEMPRE ELITE

Alcuni nuotatori si impegnano tantissimo in allenamento, ma poi si chiedono perchè non migliorano. Ciò che si fa tra un allenamento e l’altro influisce sul tipo di atleta che sei.

Mangi bene? Dormi abbastanza? Controlli lo stress?

Se si vogliono raggiungere risultati di élite ci si deve comportare come atleti di élite.

Anche qui bastano piccole modifiche. Andare a letto mezz’ora prima del solito, oppure eliminare dalla dieta bibite gassate e ricche di zuccheri.

Un passo alla volta, un giorno alla volta.

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Stefano
4 months ago

Bell’articolo, rispecchia in pieno la realtà.
Una volta un ragazzino in vasca mi aveva chiesto, con la sua beata ingenuità, quale fosse stato il più “grande ” campione che avevo incontrato; gli risposi “quello che non ha mai vinto nulla di importante”.
Ovviamente mi ha chiesto spiegazioni perché non capiva, gli avevo spiegato che avevo incontrato dei talenti pazzeschi ma che non avevano la volontà di diventare dei “campioni”.

About Braden Keith

Braden Keith

Braden Keith is the Editor-in-Chief and a co-founder/co-owner of SwimSwam.com. He first got his feet wet by building The Swimmers' Circle beginning in January 2010, and now comes to SwimSwam to use that experience and help build a new leader in the sport of swimming. Aside from his life on the InterWet, …

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