Il dopo Olimpiadi è stato ricco di diverse belle prestazioni, qualche record del mondo, soprattutto nella rana. Qualche atleta ha fatto grandi miglioramenti raggiungendo il top mondiale, qualche altro non è stato in grande forma. In tutto questo contesto c’è un punto importante: Ci manca Adam Peaty.
È difficile parlare di rana senza nominare Adam Peaty.
Per colmare questo vuoto, ho comparato il record del mondo nei 100 rana di Peaty nuotato ai Campionati Mondiali in Corea nel 2019 con la stessa gara alle Olimpiadi a Tokyo nel 2021. Peaty ha vinto la medaglia d’oro, ma il risultato è stato un po’ più lento del record del mondo. Circa mezzo secondo di differenza. Niente di strano, tranne per il fatto che siamo abituati a vedere Adam Peaty competere sempre a livelli altissimi.
DIFFERENZE MECCANICHE TRA LE DUE NUOTATE
In questo articolo vorrei sottolineare solo le differenze dal punto di vista meccanico delle due prestazioni. Sicuramente ci sono molteplici aspetti che dobbiamo tenere sotto controllo. La pandemia mondiale ha influenzato la possibilità di allenarsi nel modo consueto. Un altro fattore rilevante è il fatto che alle Olimpiadi le finali e semifinali si sono svolte al mattino. Come risaputo, non è il momento migliore per esprimersi.
Il record del mondo realizzato a Gwangju è 56.88. Alle Olimpiadi Peaty ha toccato in 57.37. La differenza è di 0.49 secondi.
FASI DELLA GARA
Un’analisi un po’ più profonda ci mostra qualcos’altro di molto interessante.
Il tempo di partenza fino ai 15m è stato molto simile sia a Tokyo che a Gwangju. La fase nuotata del primo 50m, dai 15m ai 50m è stata 0.15sec più veloce a Gwangju che a Tokyo. Questo dato è coerente con la differenza finale dei primi 50m.
FASE SUBACQUEA
Quando si pensa alle prestazioni di Peaty è facile pensare che le fasi subacquee siano solitamente il punto debole.
In Giappone ha invece migliorato sensibilmente il tempo dei primi 15m dopo la virata, quindi la rotazione, la fase subacquea, l’uscita e le prime bracciate. 0.22sec meglio a Tokyo che a Gwangju in soli 15m è sicuramente un miglioramento considerevole.
Di sicuro Peaty ed il suo staff hanno lavorato molto su questo aspetto.
Il miglioramento è spalmato equamente dal muro ai 15m. Questo punto è molto interessante.
Come possiamo vedere nel report Adam Peaty ai 65m è stato 0.13 sec più veloce alle Olimpiadi.
Dai 65m ai 100m possiamo osservare la parte più debole della gara, in soli 35m Peaty ha perso, alle Olimpiadi, ben 0.61sec rispetto ai Campionati Mondiali.
Come già detto all’inizio ci sono diverse ragioni per cui sia difficile comparare il record del mondo e la finale Olimpica: soprattutto la stagione pandemica e l’orario delle finali a Tokyo.
FREQUENZA ED AMPIEZZA
Se osserviamo l’evoluzione di frequenza ed ampiezza possiamo notare:
- PRIMO 50. La frequenza di bracciata, alle Olimpiadi è lievemente più lenta. 54.3 alle Olimpiadi contro 55.9 ai Campionati Mondiali.
- AMPIEZZA DI BRACCIATA. Anche l’ampiezza di bracciata non è molto differente: 188.4cm alle Olimpiadi contro 184.7 ai Campionati Mondiali.
- SECONDO 50. Nel secondo 50m la frequenza è di poco più alta alle Olimpiadi che ai Campionati Mondiali 59.2 contro 57.8
- AMPIEZZA. L’ampiezza è sensibilmente più corta 160.2cm alle Olimpiadi contro 167.7 ai Campionati Mondiali, 7.5cm di media in meno.
Se controlliamo gli stessi parametri alla fine del secondo 50m, dagli 85m ai 95m possiamo vedere che la differenza è molta di più, non sulla frequenza che è quasi la stessa 58.3 alle Olimpiadi contro 57.9 ai Campionati Mondiali, ma l’ampiezza di bracciata è 168cm ai Campionati Mondiali e 157.5 alle Olimpiadi. 10.5cm di differenza è parecchio.
Questo è il punto chiave.
COORDINAZIONE NELLA NUOTATA
In un precedente articolo , ho già analizzato il record del mondo di Peaty e soprattutto la sua coordinazione.
Se facciamo lo stesso per la gara delle Olimpiadi e compariamo i dati possiamo osservare qualcosa di molto interessante nello stesso punto in cui abbiamo notato la grande differenza di tempo e di ampiezza di bracciata.
Nella mia analisi della coordinazione ho cronometrato ogni fase sia delle bracciata che del colpo di gambe, ho sincronizzato entrambi i dati ed evidenziato la sincronia fra la bracciata e l’azione delle gambe.
I dati sono la media di tre cicli nel secondo 25m di entrambi i 50m, dai 35m ai 45m.
Il punto di maggior interesse nella prestazione di Peaty ai Campionati Mondiali è stata l’abilità di modulare la coordinazione in base alle diverse frequenze di nuotata. In particolare, possiamo vedere che Peaty all’aumentare della frequenza riesce ad anticipare l’azione del colpo di gambe.
Con questa dinamica Adam Peaty riesce a mantenere un discreto tempo di scivolamento anche quando la frequenza aumenta.
Il tempo di scivolamento è il tempo che passa fra la fine del colpo di gambe e la successiva bracciata.
COSA HA FATTO LA DIFFERENZA
A rana, comunemente ma non sempre, gli atleti accorciano la fase passiva del ciclo di nuotata quando necessitano aumentare la frequenza.
Questa strategia funziona fino ad un certo punto.
La fase passiva è il momento in cui il corpo scivola. Se la fase passiva è zero, lo scivolamento tende a zero e il corpo avanza solo o quasi esclusivamente, durante le fasi di spinta attiva.
LA PERFORMANCE DA RECORD DEL MONDO
Uno dei punti forti di Peaty è la capacità di modulare la coordinazione fra bracciata e colpo di gambe.
Più la frequenza è alta, più anticipa l’azione del colpo di gambe, in modo da tenere la fase passiva e continuare a scivolare.
Questo è stato quello che ci ha mostrato in Corea, straordinario.
Dal grafico si vede chiaramente la differenza fra il primo ed il secondo 50m.
Se utilizziamo la fine dell’azione di recupero delle braccia come punto di riferimento, possiamo vedere come nel secondo 50m il colpo di gambe sia in anticipo rispetto al primo.
LA PERFORMANCE ALLE OLIMPIADI DI TOKYO
Alle Olimpiadi possiamo vedere che nel primo 50m la coordinazione è molto simile rispetto ai Campionati del mondo.
Il tempo di inserimento del colpo di gambe è quasi lo stesso, come quasi tutti gli altri parametri.
Il tempo di recupero delle braccia è più lungo. A Gwangju il recupero delle braccia in avanti è stato uno dei punti forti e di maggior differenza fra lui e gli altri nuotatori.
Se osserviamo la coordinazione nel secondo 50m (e precisamente dai 85m ai 95m) possiamo vedere che la bracciata coincide perfettamente con l’azione del record del mondo. Tuttavia, l’azione delle gambe si differenzia parecchio.
Il recupero delle gambe e la spinta delle stesse sono più lente e la fase passiva più corta.
Peaty alle Olimpiadi non è stato capace di modificare la coordinazione gambe/braccia dal primo al secondo 50m, quando la frequenza aumenta.
Il risultato di tutta questa dinamica è che lo scivolamento è minore rispetto al record del mondo come l’ampiezza di bracciata… e la velocità.
Conclusioni
Adam Peaty ha detto che sta preparando qualcosa di nuovo in futuro.
Abbiamo visto un importante miglioramento in quello che è sempre stato il suo punto debole, la fase subacquea. Infine, abbiamo studiato una rilevante differenza nella coordinazione intraciclica e nel risultato finale.
È importante ricordare ancora una volta che la stagione pandemica e le finali al mattino costituiscono un contesto molto diverso, questa è solo l’analisi dal punto di vista meccanico, sicuramente sarebbe interessante capire e studiare la ragione di queste differenze.
PERFORMANCE A CONFRONTO – VIDEO COMPARISON
courtesy of STEFANO NURRA on YouTube
This story comes courtesy of STEFANO NURRA
- Analyst of Turkish Swimming Federation
- Analyst of Energy Standard