A cura di Daniel Takata
I tempi di qualificazione per le Olimpiadi di Parigi 2024 sono equi per ogni gara? Man mano che ci avviciniamo alla fine del periodo di qualificazione, è diventato sempre più evidente che alcuni OQT sono molto più difficili da raggiungere rispetto ad altri.
World Aquatics ha stabilito che i tempi di qualificazione olimpica (OQT) corrispondono al tempo ottenuto dal nuotatore classificatosi al 14° posto nelle batterie dei Giochi Olimpici di Tokyo del 2021.
In otto gare, il nuotatore che si è piazzato al 14° posto a Tokyo è stato effettivamente più lento dell’OQT stabilito all’epoca, quindi in quelle gare il tempo di qualificazione per Tokyo rimane intatto (stabilito dal 14° posto di Rio 2016). Le gare in questione sono i 400 stile libero, i 200 dorso, i 100 farfalla, i 200 farfalla e i 400 misti femminili e i 400 stile libero, i 1500 stile libero e i 200 dorso maschili.
In teoria, tutti gli OQT dovrebbero avere lo stesso livello di difficoltà. Ma non è esattamente quello che succede.
E questo era prevedibile. Dopotutto, in una stessa Olimpiade, eventi diversi possono avere livelli di competizione diversi.
Per illustrare questo aspetto, la pagina Swimmingstats di Instagram ha riportato il numero di nuotatori che hanno ottenuto tempi inferiori agli OQT, per gara, finora, nelle competizioni approvate da World Aquatics, nel periodo compreso tra il 1° marzo 2023 e il 23 giugno 2024.
ALCUNE CONSIDERAZIONI
Sono stati presi in considerazione un massimo di due nuotatori per paese in ogni gara, in conformità con le regole stabilite da World Aquatics.
I numeri sono allarmanti e c’è un’enorme discrepanza tra alcune gare.
Ad esempio, confrontiamo lo stesso evento, gli 800 stile libero, per uomini e donne. Ad oggi, ci sono 33 nuotatori potenziali nella gara maschile per Parigi, rispetto ai soli 12 della gara femminile.
Infatti, oltre agli 800 stile libero femminili, anche i 400 misti maschili hanno solo 12 qualificati. D’altra parte, l’evento con il maggior numero di nuotatori è il 50 stile libero maschile, con 36 – tre volte tanto.
E nonostante ci siano 12 nuotatori con tempi inferiori all’OQT di 4:12.50 nei 400 misti maschili, questo non significa che li vedremo tutti in gara a Parigi.
La Federazione giapponese ha stabilito tempi di qualificazione più veloci per Parigi rispetto a World Aquatics, il che ha fatto sì che Daiya Seto non ottenesse l’accesso all’evento alle Olimpiadi nonostante avesse ottenuto un tempo inferiore all’OQT. In base ai risultati dei campionati nazionali cinesi, anche Zhang Zhanshuo non parteciperà alla gara di Parigi, nonostante abbia ottenuto un tempo superiore all’OQT ai Campionati Mondiali Juniores del 2023.
Dal momento che World Aquatics ha dichiarato che i nuotatori che hanno ottenuto il tempo”B” (OCT – Olympic Consideration Times) durante il periodo di qualificazione alle Olimpiadi di Parigi 2024 potrebbero non superare il taglio a causa della quota atleta, al momento la probabile lista di partenza della gara conterebbe solo 10 nuotatori:
- Leon Marchand (FRA)
- Carson Foster (USA)
- Chase Kalisz (USA)
- Max Litchfield (GBR)
- Alberto Razetti (ITA)
- Lewis Clareburt (NZL)
- Tomoyuki Matsushita (JPN)
- Brendon Smith (AUS)
- Tristan Jankovics (CAN)
- Cedric Bussing (GER)
COME Può EVOLVERSI LA SITUAZIONE
Ci sono ancora alcuni Trials da svolgere (Francia, Australia, Stati Uniti) e gli atleti possono ottenere i tempi fino al 23 giugno 2024. Ma il fatto che pochissimi nuotatori li abbiano raggiunti da marzo 2023 nei 400 misti maschili è preoccupante.
È improbabile che vedremo più di 16 nuotatori in gara, il che ci darà solo due manche.
CONFRONTO TRA GLI OQT
A titolo di confronto:
- l’OQT di 4:12.50 nei 400 misti maschili varrebbe una medaglia di bronzo ai Campionati Mondiali del 2024
- Il 7:51.65 richiesto negli 800 stile libero maschili varrebbe solo il 18° posto agli stessi Campionati Mondiali.
I Mondiali del 2024 sono stati unici e non hanno avuto lo stesso livello di competitività di un normale Campionato del Mondo, ma la disparità è comunque sorprendente.
Questo dimostra che gli OQT hanno diversi livelli di difficoltà. Per qualche motivo, i tempi delle manche preliminari dei 400 misti maschili (e di altre gare) sono stati molto veloci a Tokyo 2021, tanto che, in modo bizzarro, il tempo dell’ottavo classificato (4:10.20, di Max Litchfield della Gran Bretagna) avrebbe vinto la medaglia di bronzo nella finale (che è stata vinta da Brendon Smith dell’Australia in 4:10.38).
Questo genere di cose può accadere e, in questo caso, quasi tutti i nuotatori hanno dovuto dare il massimo nelle manche per cercare di ottenere una corsia in finale.
Alla luce di queste prove, forse non è il caso di utilizzare un singolo incontro per determinare i tempi limite. Dopotutto, lo abbiamo già visto accadere a Tokyo, quando, nei 200 farfalla femminili, si è verificata la bizzarra situazione di sole 16 nuotatrici in gara. Ogni partecipante ha ottenuto un posto automatico in semifinale, a patto di non subire una squalifica.
Ci sono modi migliori per proiettare ii tempi in modo che il numero di nuotatori al di sotto di un determinato standard sia abbastanza uniforme nelle diverse gare. Ma per questo sono necessari metodi più raffinati, forse anche modelli matematici e statistici.
Non sarebbero semplici da spiegare come “il 14° tempo nelle manche delle ultime Olimpiadi”. Ma sarebbero sicuramente più efficienti. E non osserveremmo una tale discrepanza negli OQT.