L’ex primo ministro giapponese Shinzo Abe, un politico considerato fondamentale per la vittoria di Tokyo ai Giochi Olimpici del 2020, è stato assassinato venerdì 8 luglio. Il 67enne Abe è stato colpito da un proiettile mentre partecipava a un evento elettorale nella città di Nara.
Secondo la Reuters, Abe è stato portato in ospedale in arresto cardiopolmonare e non mostrava segni vitali. È stato dichiarato morto alle 17:03. Letali le profonde ferite al cuore e al lato destro del collo.
Abe è stato primo ministro del Paese dal 2006 al 2007 e di nuovo dal 2012 al 2020.
E’ diventato così il primo ministro più longevo della storia giapponese. Si è dimesso nel 2020 per problemi di salute.
Nel suo ruolo, Abe è stato un grande sostenitore della candidatura di Tokyo a ospitare i Giochi Olimpici del 2020. E’ stato riconosciuto per il suo impegno verso il momento olimpico in generale.
Secondo il presidente del CIO John Coates, Abe è stato
“un campione dei preparativi del Giappone per i Giochi Olimpici di Tokyo”.
“L’intero Movimento Olimpico e io gli dobbiamo tutto il nostro rispetto e la nostra gratitudine.
È per questo che terremo per sempre Shinzo Abe in grande onore”.
Nel novembre 2020, Abe è stato insignito dell’Ordine Olimpico dal CIO, la più alta onorificenza del movimento olimpico.
All’epoca, Bach disse ad Abe:
“Sin da quel giorno di settembre a Buenos Aires, lei ha dimostrato il suo incrollabile impegno nei confronti dei Giochi Olimpici e dei valori olimpici.
“Questo è stato evidente in tutto il suo impegno personale nel supervisionare e sostenere i preparativi per i Giochi Olimpici di Tokyo 2020. Ha una incrollabile fede nel potere dello sport. Non è esagerato dire che ha stretto un’amicizia speciale con la comunità olimpica”.
La bandiera olimpica sarà esposta a mezz’asta alla Casa Olimpica di Losanna per tre giorni in segno di rispetto per Abe.