L’Australian Swimming League (ASL) ha annunciato che il suo evento di lancio previsto per ottobre sarà rinviato a causa di complicazioni legate al coronavirus.
Dichiara la lega:
“la decisione di ritardare i tempi di questo evento di lancio è stata presa con un eccesso di cautela. Diamo priorità alla salute e alla sicurezza”.
A luglio abbiamo riportato che la nuovissima ASL rappresenta una lega nazionale professionale. I primi eventi dovevano svolgersi nel quarto trimestre del 2022. La ASL è di proprietà e finanziata da privati e gestirà il campionato con il supporto di Swimming Australia.
Anche se la stagione inaugurale non inizierà come previsto, l’evento di lancio di ottobre aveva lo scopo di offrire maggiori dettagli sulla struttura della competizione, sulla distribuzione dei premi in denaro e su come la ASL avrebbe interagito con la già costituita International Swimming Leauge (ISL), che inizierà la sua terza stagione tra pochi giorni.
In merito al ritardo, l’amministratore delegato dell’ASL Stuart Coventry ha detto:
“Anche se non è una decisione che volevamo prendere, è la decisione responsabile”.
“Siamo delusi di ritardare i nostri piani. Tuttavia, ciò che è stato davvero piacevole è la risposta estremamente positiva che l’ASL ha ricevuto da quando la lega è stata svelata il mese scorso. Non vediamo l’ora di uscire dai blocchi nel 2022″.
In Australia sono in atto rigide misure di sicurezza per evitare i contagi da coronavirus.
Gli atleti di ritorno dalle Olimpiadi di Tokyo hanno dovuto osservare un periodo di quarantena. Inoltre, sono stati cancellati sia i Campionati nazionali in vasca corta che altre manifestazioni giovanili.