Ai Campionati SEC 2018, il nuotatore della University of Florida Caeleb Dressel ha battuto tutti i record US Open, Americani e NCAA con il più veloce 100 yard rana mai registrato . Il “Gator” della Florida ha battuto i record NCAA e l’American Records di un centesimo. Il precedente record era di Kevin Cordes di 50.04.
Con la collaborazione di Stefano Nurra, videoanalista e allenatore per la Federazione Nuoto turca, l’Energy Standard Swim Club e la Federazione Nuoto Austriaca, presentiamo un’analisi della gara di Dressel.
Abbiamo anche paragonato il 100 rana di Dressel con la gara dei 100 metri rana eseguita da Adam Peaty ai Campionati Europei in Vasca Corta di Copenhagen.
Il risultato è davvero interessante!
ANALISI DEL 100 RANA DI CAELEB DRESSEL
L’analisi della gara di Dressel ci mostra la straordinaria prestazione dell’atleta americano.
Uno dei punti principali è l’incredibile velocità che ha per i primi 15 metri.
00: 05,39 è un buon riscontro, non solo per un ranista, ma anche per alcuni stileliberisti!
È importante ricordare che il nuotatore russo Vlad Morozov ha nuotato i 50 metri stile libero agli Europei in corta, con un tempo di 20.31. I suoi primi 15 metri sono stati nuotati in 00: 05.22.
Un altro parametro incredibile è la lunghezza della fase subacquea. È in grado di nuotare il 66,49% della gara sott’acqua, con i tempi dei primi 15 metri di ogni vasca davvero veloci.
L’analisi ci mostra comunque tre punti nei quali sarebbe possibile migliorare. Il primo un po’ più rilevante degli altri due.
Dopo l’incredibile partenza possiamo notare una grande perdita di velocità. Questo rallentamento si ha nel momento del breakout, il punto in cui l’atleta esce dall’acqua.
Prima di ogni virata possiamo osservare che perde leggermente la frequenza di bracciata, i valori decrescono seppur di poco. Questo non è il miglior approccio al muro per una virata efficace.
Nel finale di gara, sicuramente a causa della stanchezza la velocità cala un pochino. Si possono infatti vedere entrambi i valori di ampiezza e frequenza di bracciata che perdono qualche punto.
ANALISI DEL 100 RANA DI ADAM PEATY
L’analisi dei 100 rana in vasca corta che ha nuotato Peaty in occasione dei campionati europei di Copenhagen, ci mostra una straordinaria prestazione dell’atleta britannico.
La caratteristica principale è la capacità di essere efficace nella parte nuotata e più precisamente nel finale di ogni vasca.
E’ incredibile osservare la gestione della frequenza nelle parti nuotate, l’energia che l’atleta dimostra di avere è fantastica.
Peaty è incredibilmente veloce nell’ultimo tratto prima delle virate. Questo dato risulta estremamente interessante perché la sua frequenza di nuotata diminuisce drasticamente in questa parte.
Sarebbe veramente intrigante studiare l’equilibrio ottimale fra frequenza e velocità.
La misura delle parti subacquee non risulta particolarmente lunga e la velocità dei primi 15 metri dopo ogni muro non è molto elevata.
È facile da osservare che il tempo dei primi 15 metri non è molto veloce.
IL CONFRONTO
Caeleb Dressel e Adam Peaty sono attualmente i due protagonisti principali dei 100 metri/yards .
Le due analisi, prese singolarmente, ci mostrano dei dettagli molto importanti, sia positivi che migliorabili.
La comparazione viceversa ci mostra due prestazioni e due strategie molto differenti fra loro.
È molto difficile raffrontare una gara in yards e un’altra in metri, possiamo utilizzare solo qualche parametro di confronto, sicuramente non i tempi intermedi e parziali.
Il parametro utilizzabile al meglio è la velocità, che ci consente di comparare porzioni di gara anche di lunghezza diversa. Possiamo, comunque, utilizzare qualche altro parametro che ci può aiutare a definire al meglio le due gare.
CONCLUSIONI
È fantastico analizzare due grandissimi atleti così diversi fra di loro, ed è altrettanto incredibile osservare due strategie di gara così diverse.
Sicuramente la partenza gioca un ruolo fondamentale.
Nei primi 15 metri (anche in vasca da 25 yards vengono utilizzati i 15 metri come riferimento) Dressel è più veloce di Peaty di più di un secondo, quasi il 20% più veloce.
La velocità complessiva delle virate risulta praticamente simile.
Peaty però nuota più veloce nell’ultima parte prima del muro, Dressel più veloce dalla spinta dal muro ai 15 metri.
La lunghezza delle fasi subacquee è sicuramente molto diversa. E’ interessante notare la diversa attenzione dei due atleti sulla parte nuotata o subacquea della gara.
Anche frequenza e ampiezza di bracciata ci mostra una gestione diversa della gara e le caratteristiche diverse dei due atleti.
L’aspetto più importante di queste analisi e della loro comparazione è che entrambi hanno delle possibilità di miglioramento.
Sarà sicuramente molto interessante osservare l’evoluzione di ambedue gli atleti e analizzare il prossimo grande evento dove nuoteranno l’uno accanto all’altro.
Sicuramente entrambi gli atleti e i loro rispettivi allenatori sono consapevoli di tutti questi dettagli e di come cercare la corretta evoluzione.