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Come Un 200 Metri Farfalla In Vasca Lunga

Di Naomi Panariello.

La pandemia, la quarantena, la chiusura perpetrata delle piscine e dei centri sportivi. La positività al virus che ha fermato il mondo che colpisce le persone a te vicine. Il tuo lavoro che ti manca più dell’aria. Dover dare un nome e un’immagine ad un momento che dura da un anno e che somiglia così tanto alla “tua” gara del cuore, quella più dura, ma che ti fa sentire “viva”. 

Una mia amica mi ha detto:

“sai cosa succede quando devi fare una gara già fatta? Che non devi avere paura”

Come un 200 metri farfalla in vasca lunga.

Nei primi 50 metri sei fresca, ma non dai tutto.

Devi conservare le energie.

Durante la seconda vasca hai la sensazione che ce la stai facendo. Il segno della “T”, vedi il muro. Lo tocchi. Viri.

Ti giri e ti rendi conto che la strada è lunga. La stanchezza inizia a farti sentire le braccia pesanti.

Ti chiedi se hai fatto bene, se stai facendo bene e se alla fine è valsa la pena trattenerti nel primo 50, se comunque ti senti le gambe a pezzi.

Ora sto nuotando il terzo 50, quello più terribile. Quello dove un po’ ti metti in discussione.

Ti sfiora l’idea di non potercela fare, è la vasca dell’angoscia.

A metà della terza vasca ti ricordi che la gara è a più della metà e tu ce la stai facendo non solo con il corpo. Ti devi aiutare con la mente e la tua anima non ti permetterebbe di mollare proprio adesso.

Devi resistere, non puoi mollare.

C’è il muretto e la virata, e poi l’ultima subacquea, quelle che ti piacciono tanto,  perché ti aiutano a recuperare.

Rompi la superficie e per magia l’ultimo tragitto di questo lungo cammino è lì davanti a te.

Quell’ultimo pezzo più bello di tutti gli altri.

Senti le voci:  “metti le gambe!”, “è tuo!“, “ce l hai!“. Alcune vengono da fuori, altre da dentro.

Eccolo. Il muretto, il tocco.

Esci ed ancora cammini.

L’abbraccio, l’affetto anche di chi non conosci, un applauso a tratti imbarazzante, strette di mano anche dei primi a te che sei l’ultima.

Adesso sto nel terzo 50.

Ma so che dopo avrò gli abbracci, e non posso mollare.

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About Braden Keith

Braden Keith

Braden Keith is the Editor-in-Chief and a co-founder/co-owner of SwimSwam.com. He first got his feet wet by building The Swimmers' Circle beginning in January 2010, and now comes to SwimSwam to use that experience and help build a new leader in the sport of swimming. Aside from his life on the InterWet, …

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