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Dopo Il Summit ISL A Londra, FINA Nega DI Aver Minacciato Squalifiche

Braden Keith
by Braden Keith 0

December 22nd, 2018 Italia

Sulla scia del summit della International Swimming League (ISL), FINA ha emesso un comunicato stampa.

Dice di voler “correggere”  ciò che definisce “inesattezze”.

La prima “inesattezza” è che FINA nega che ha minacciato gli atleti con sospensioni dalle competizioni.

Secondariamente, nega di aver chiesto 50 milioni di dollari alla ISL per approvare l’incontro.

“In seguito agli incontri a Londra di questa settimana che coinvolgono la International Swimming League (ISL), FINA è lieta di correggere una serie di inesattezze e di chiarire la sua posizione in diversi settori chiave,”

Così si apre il comunicato stampa.

Minacce di sospensione per gli atleti

In particolare, per quanto riguarda le sospensioni minacciate agli atleti, FINA nega tutto.

“FINA ha semplicemente affermato che i risultati ottenuti in gare per le quali non è stata debitamente richiesta l’autorizzazione, non sarebbero stati riconosciuti”.

Secondo le nostre segnalazioni, FINA ha inviato una mail il 30 Ottobre 2018 alle federazioni.

I divieti e le sospensioni erano possibili, visto che si faceva riferimento alla regola generale FINA che prevede tali sanzioni in caso di competizioni non approvate.

FINA ha inviato una lettera il 30 ottobre per informare USA Swimming che l’Energy For Swim 2018 non è stato approvato.

In questa lettera, (potete leggerla integralmente qui ) è stato incluso il paragrafo GR 4.5  che si riferisce alla sospensione. Chi gareggia in un circuito o manifestazione non autorizzata potrebbe incorrere in una squalifica da 1 a due anni.

50 milioni chiesti a ISL per l’approvazione

Questo è il secondo punto del comunicato.

FINA nega di aver chiesto 50 milioni di dollari alla ISL.

Da dove proviene questa dichiarazione? Negli atti del procedimento intentato da tre atleti contro FINA, si legge che FINA avrebbe chiesto ad ISL la somma di 50 milioni di dollari per approvare Energy For Swim.

FINA, in questo nuovo comunicato, afferma che sono stati quelli di ISL ad offrire 50 milioni di dollari.

Abbiamo chiesto un commento a FINA sia per avere chiarimenti sulla lettera del 30 Ottobre, sia per la questione dei 50 milioni di dollari.

Non abbiamo ancora ricevuto una risposta.

Potete leggere il comunicato stampa FINA al seguente link

CONTESTO

La dichiarazione della FINA arriva al termine di un anno nel quale abbiamo assistito alle diatribe tra due entità.

FINA, l’organo di governo internazionale del nuoto, ha chiarito che non riconosce l’ISL.

ISL nasce per dar vita ad una nuova concezione delle gare di nuoto, con premi per gli atleti e divertimento per gli spettatori.

Secondo ISL era da un anno che cercava di ottenere l’approvazione di un loro evento da parte della FINA. In seguito al mancato riconoscimento di ISL come ente da parte di FINA, hanno creato un evento non collegato ad ISL, ma ospitato ed organizzato dalla Federazione Italiana Nuoto.

Solo dopo che l’evento era stato organizzato e programmato, è intervenuta la FINA con la nuova interpretazione delle norme.

L’evento è stato cancellato e tre nuotatori di livello mondiale hanno depositato la richiesta di risarcimento danni contro la FINA, cercando di sovvertire le regole della Federazione che non consente agli atleti di competere nelle competizioni non autorizzate.

Per una conoscenza completa del contesto leggi:

Articolo in inglese a cura di James Sutherland. Puoi leggere l’articolo in inglese qui

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About Braden Keith

Braden Keith

Braden Keith is the Editor-in-Chief and a co-founder/co-owner of SwimSwam.com. He first got his feet wet by building The Swimmers' Circle beginning in January 2010, and now comes to SwimSwam to use that experience and help build a new leader in the sport of swimming. Aside from his life on the InterWet, …

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