Federica Pellegrini ha rilasciato un’intervista al quotidiano La Repubblica, uscita oggi, 15 Marzo.
La campionessa del mondo in carica dei 200 metri stile libero rilascia le prime dichiarazioni sulla situazione coronavirus.
Il suo sguardo è rivolto verso le Olimpiadi di Tokyo 2020.
Per Federica saranno la sua ultima Olimpiade, ove si svolgessero regolarmente.
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“Le Olimpiadi a Tokyo? Semmai le faranno, magari spostate di qualche mese in avanti, io chiedo col cuore in mano soltanto una cosa: pensate agli atleti, non ai vostri interessi”
L’intervista a cura di Alessandra Retico inizia con questa dichiarazione. Il primo pensiero della Pellegrini è dunque rivolto agli atleti.
Federica Pellegrini ha gareggiato nella sua prima Olimpiade quando aveva soltanto 16 anni. Ad Atene, nel 2004, conquistò la medaglia d’argento. Quattro anni dopo, alle Olimpiadi di Pechino del 2008, diventò a vent’anni esatti, campionessa olimpionica nei 200 metri stile libero.
Tokyo 2020 sarà la sua quinta Olimpiade, anche se, occorre precisare, che al momento non ha ancora nuotato il tempo limite previsto per la qualificazione.
In Italia, l’evento qualificante i Giochi Olimpici, il Campionato Assoluto primaverile, è stato sospeso con il DPCM dell’8 Marzo 2020.
Federica Pellegrini pensa dunque a come potrebbe arrivare all’appuntamento con i cinque cerchi:
“Se a vent’anni potevo arrivare a un evento sportivo importante in qualsiasi situazione e pensare di giocarmela, ora devo calcolare tutto al centesimo. Slittassero di un anno, aspetterei. Ma oltre non voglio neanche pensarci”.
Sull’eventuale slittamento continua:
“col cuore sono fiduciosa. […] chiedo soltanto che ci sia rispetto della preparazione e ovviamente della salute degli atleti”.
“Io posso allenarmi nella piscina sotto casa, in condizioni di sicurezza, ma gli altri? Bisogna decidere in fretta e dare a tutti uguali possibilità”
Federica Pellegrini e la preparazione
Sullo stato della sua preparazione, alla domanda se ha cambiato il suo programma, afferma:
“Per ora no, sono in linea con quanto previsto con il mio allenatore, Matteo Giunta, ma il problema è come comportarsi di qui in avanti.
Per sostituire Riccione , a Verona, faremo delle prove a tempo tra di noi. Anche se non è la stessa cosa, io cerco di concentrarmi su questo.