Il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) sta chiedendo alle federazioni sportive internazionali di trasferire o cancellare i loro eventi attualmente in programma in Russia e Bielorussia a causa dell’invasione russa in corso in Ucraina.
Oggi, il Comitato Esecutivo del CIO (EB) ha rilasciato una dichiarazione. Si condannano i governi russo e bielorusso per aver violato la tregua olimpica e si esortano gli organismi sportivi a smettere di utilizzare le bandiere e gli inni nazionali dei paesi. Infine, viene chiesto di ritirare tutti gli eventi programmati in Russia.
Le richieste del CIO sono arrivate poco dopo che la UEFA ha spostato la sua finale di Champions League da San Pietroburgo a Parigi. L’organo di governo dello sci e della Formula Uno ha ritirato le loro prossime gare dalla Russia.
DICHIARAZIONE DEL CIO
“(Le federazioni sportive internazionali) dovrebbero prendere in considerazione la violazione della tregua olimpica da parte dei governi russo e bielorusso e dare la priorità assoluta alla sicurezza degli atleti”
“Il CIO stesso non ha eventi in programma in Russia o Bielorussia”.
VIOLAZIONE DELLA TREGUA OLIMPICA
L’attuale attacco è la terza violazione russa della tregua olimpica negli ultimi 14 anni. La Russia ha invaso la Georgia durante i Giochi Olimpici estivi del 2008 a Pechino. Poco dopo la conclusione delle Olimpiadi invernali del 2014 a Sochi ha annesso la penisola di Crimea in Ucraina.
“Inoltre, il CIO EB sollecita che nessuna bandiera nazionale russa o bielorussa sia esposta. Nessun inno russo o bielorusso sia suonato in eventi sportivi internazionali che non siano già parte delle rispettive sanzioni dell’Agenzia Mondiale Antidoping (WADA) per la Russia.”
L’EB del CIO ha anche espresso pieno sostegno al Comitato Paralimpico Internazionale (IPC) per i prossimi Giochi Paralimpici Invernali di Pechino.
La FINA ha attualmente quattro eventi riguardanti le discipline acquatiche in programma in Russia nel 2022. Tra questi, i Campionati del Mondo di Short Course a Kazan, dal 17 al 22 dicembre.
FINA ha rilasciato una dichiarazione che esprime “profonda preoccupazione” per il conflitto in Ucraina. Tuttavia, non ha dato alcuna indicazione circa la cancellazione degli eventi in programma.