Ogni volta che trascorro un week end da semplice spettatrice di nuoto, torno a casa con un bagaglio di conoscenza tale che potrei finalmente iniziare a scrivere un trattato sulla razza unica e rara del nuotatore.
Dalla comodissima sedia di plastica dell’umida tribuna puoi osservare questo particolare essere a metà tra un bipede ed un pesce, dare il meglio di sé.
Sotto pressione emerge la vera personalità e dunque ecco le tipologie di nuotatori che si trovano alle gare
Il MAMMONE
Devo iniziare da qui. In ogni gara c’è sempre l’atleta che appena uscito dai blocchi corre dalla mamma. Siamo Italiani e nulla è più confortante dell’abbraccio di mamma. Dopo segue panino con mortadella perchè “l’acqua fa venire fame”, ma questa è un’altra storia.
IL FIGO
Adolescente bello quanto un bronzo di Riace. Arriva ai blocchi passeggiando come se fosse sul Red Carpet la sera degli Oscar. Gli scatti dei fotografi sono tutti per lui mentre le ragazze in religioso silenzio aspettano che si prepari togliendosi la tuta.
IL LOGORROICO
La tensione pre gara, questa sconosciuta! Il logorroico parla con chiunque: compagni di squadra, avversari e addirittura con i giudici. L’unico suono in grado di zittirlo è il fischio che gli indica di avvicinarsi al blocco.
L’ANSIOSO
Si mangia le unghie delle dita mentre indossa la cuffia. Si toglie la cuffia per infilarsi gli occhialini che dopo pochi secondi toglie di nuovo per stringerli. Sembra non trovare pace mentre ripete a tutti di non essere in forma, di sentirsi l’influenza, di aver mangiato male e dormito poco. Riesce a rendere ansioso anche il più sicuro dei compagni.
IL BATTITORE
Non saprei come definire in altro modo il nuotatore che porta sul suo corpo i segni dei colpi che si auto-infligge prima di ogni gara. Pugni sul petto, schiaffi sulle cosce con una forza tale che si riesce a sentire il rumore pieno fino in tribuna.
IL “MAI RISCALDATO”
La piscina nel tempo dedicato al riscaldamento è un vero e proprio campo di battaglia. Mentre centinaia di nuotatori impavidi si gettano nella mischia, c’è sempre quello che utilizza in altro modo quel tempo a disposizione. Convinto che può affrontare qualsiasi gara “a freddo”, nella tonnara non vuole entrarci adducendo motivazioni svariate e spesso senza senso.
L’ANIMALE DA GARA
Il suo vero habitat è la gara. La sua stanza ideale è la camera di chiamata. Il blocco di partenza è il suo trono. Spaventa l’avversario con lo sguardo tenebroso celato dietro occhialini specchiati all’ultima moda. E’ sempre pronto, ha già visualizzato ogni centesimo della gara ed è capace di indovinare il tempo che farà. Entra in piano vasca completamente coperto, con il cappuccio della felpa in testa per creare mistero e suspance.
Voi a quale di queste tipologie appartenete?
Scrivetecelo nei commenti e sulla pagina Facebook!