Il nuoto, che conosciamo, amiamo (ed odiamo a volte), offre molti benefici per la salute fisica e mentale. Non solo il nostro tempo nell’abisso clorato ci permette di sopprimere lo stress della giornata, ma le nostre aspirazioni acquatiche portano anche a un miglioramento della pressione sanguigna, della flessibilità e alla riduzione del rischio di malattie cardiache.
C’è un altro effetto del nuoto, tuttavia, che deve essere tenuto a volte sotto controllo.
IL NUOTO AUMENTA LA FAME
Il tema nuoto/fame e la loro relazione, è stato recentemente sottoposto a studi scientifici. Uno studio eseguito su un gruppo di persone ha affermato che è vero: il nuoto aumenta la fame.
Lo studio è stato pubblicato su Science Direct. Il titolo è:
“An acute bout of swimming increases post-exercise energy intake in young healthy men and women”.
I ricercatori hanno confrontato gli effetti sulla fame del nuoto rispetto al ciclismo e al riposo. I risultati ci danno finalmente un argomento oggettivo per mangiare quel pezzo di pizza in più.
Lo studio, che qui potete leggere nella sua interezza, ha visto 32 adulti sani, tutti sotto i 40 anni, eseguire sessioni di nuoto, ciclismo e riposo, in ordine casuale. Ogni sessione era separata da almeno 4 giorni. Le sessioni di esercizi sono iniziate 90 minuti dopo la colazione.
Le sessioni di nuoto e di ciclismo sono state suddivise in sei intervalli, ciascuno della durata di otto minuti con due minuti di riposo tra un intervallo e l’altro.
Nella ricerca viene spiegato:
Abbiamo abbinato lo sforzo di entrambe le sessioni di esercizio utilizzando una scala di valutazione dello sforzo percepito. Dopo è stato chiesto a tutti i partecipanti di esercitarsi a un livello 15. In questo caso corrispondeva a “duro”, sia per le prove di nuoto che per quelle in bicicletta.
Lo studio ha rilevato che i partecipanti hanno mangiato in media 142 calorie in più durante la prova di nuoto rispetto alla prova di ciclismo.
Inoltre, i partecipanti hanno anche riferito che sentivano di poter mangiare di più anche al pasto successivo.
Anche se l’obiettivo dello studio era semplicemente quello di confermare che il nuoto, in realtà, rende più affamati, la domanda sul “perché” esiste ancora.
Una possibile ragione riguarda il collegamento tra la temperatura (in particolare la perdita di calore corporeo) e l’assunzione di cibo. A temperature più fredde, l’assunzione di cibo può aumentare come meccanismo per generare calore corporeo attraverso la termogenesi legata alla dieta. La termogenesi è il processo attraverso il quale il corpo utilizza l’energia per produrre calore.
Si legge inoltre nello studio:
Anche se il nuoto generava comunque calore corporeo durante l’esperimento, l’immersione nell’acqua fredda avrebbe probabilmente portato ad una perdita di calore corporeo complessiva. Per confermarlo, dovremmo eseguire ulteriori analisi
Le ricerche indicano anche cambiamenti nei segnali cerebrali e nei neurotrasmettitori che influiscono sull’appetito durante e dopo il nuoto.