Periodo di bilanci per il Presidente della Federazione Italiana Nuoto e della LEN Paolo Barelli
A poco più di dieci giorni dalla chiusura dei Campionati Europei in Vasca Corta a Copenhagen, guarda al futuro del nuoto italiano ed Europeo.
Il 2017 verrà certamente ricordato negli annali del nuoto italiano come l’anno delle rivincite e delle conferme.
Il titolo Mondiale dei 200 mt stile libero di Federica Pellegrini. La conferma di Gregorio Paltrinieri e di Gabriele Detti e lo stato di ottima salute di cui gode il movimento.
Gli ultimi giorni dell’anno sono dunque l’occasione per fare il punto e fissare gli obiettivi del nuovo anno.
L’intervista
Paolo Barelli nelle scorse ore ha rilasciato un’intervista all’agenzia di stampa Italpress Federnuoto(fonte )
Sul voto che darebbe a questa Italia del nuoto nel 2017 è convinto:
“Meritiamo un voto alto, magari un bel nove, perchè se diamo di più è poi difficile mantenerlo”.
“Non c’è mancato nulla. Siamo passati dal morbillo della squadra di pallanuoto, che si è presentata ai Mondiali non al massimo delle forze, alla chiusura eccezionale all’Europeo in vasca corta di Copenaghen.
Il pensiero a quanti ogni giorno lavorano per mantenere vivo questo sport è sempre centrale nelle parole del Presidente.
Con tutte le medaglie vinte a Budapest come in Danimarca, comprese quelle nel fondo e nel salvamento, siamo finiti sulla cresta dell’onda: merito innanzitutto delle nostre società, di altissimo livello nonostante lavorino in mezzo a mille difficoltà, e in parte di chi gestisce le squadre nazionali. E’ sempre più difficile avere degli spazi adeguati e si fanno grandi sacrifici: per questo siamo un modello”.
Su Federica Pellegrini e l’addio di Magnini
Il nuoto Italiano in questo 2017 ha vissuto due momenti molto forti emotivamente. Il Presidente della FIN e della LEN non può esimersi dal celebrare la chiusura di un’epoca.
“La cosa importante è celebrare le epoche, come quella di Domenico Fioravanti o di Massimiliano Rosolino. Nella velocità abbiamo spunti molto buoni. Luca Dotto ha raggiunto la maturità ed è migliorato di mezzo secondo: vincere però due Mondiali come ha fatto Magnini non sarà semplice, parliamo di un fuoriclasse eccezionale”.
E sull’oro di Federica Pellegrini a Budapest e la rinuncia ai 200 stile dice: “Penso che prima della fine del quadriennio potrebbe rivalutare la sua decisione. Vedremo se ritornerà a nuotarli. In un mondo dove la competizione non è semplice, saprà valutare dopo un anno di verifica: sui 200 è ancora in cima al mondo”.
Sul ritorno ai tuffi di Tania Cagnotto
Tania Cagnotto, la più grande tuffatrice italiana di tutti i tempi, si è ritirata nel Maggio 2017. Alle Olimpiadi di Rio del 2016 si è aggiudicata la medaglia di bronzo dal trampolino di 3 metri e quella d’argento nel trampolino sincro in coppia con Francesca Dallapé. Ora è dedicata alla sua vita da neo mamma, ma non ha mai escluso categoricamente un ritorno alle competizioni.
Le Olimpiadi di Tokyo sono ancora abbastanza lontane da sperare in un ritorno della campionessa, magari proprio insieme a Francesca Dallapè. Anche su questo argomento il Presidente Barelli ha espresso il suo pensiero:
“La Dallapè ha ripreso, e quindi sarà di buon auspicio per farla ritornare nel doppio sincro. Se Tania ritroverà la motivazione, sono ancora loro la coppia più forte assieme alle cinesi. Ma la cosa più importante è che l’Italia dei tuffi abbia vinto due bronzi ai Mondiali anche senza due atlete come loro, segno della capacità di rigenerarsi in mezzo a mille difficoltà. E questo è sempre merito di società, presidenti e atleti”.
Uno sguardo al 2018
Abbiamo vissuto il 2017 sull’onda del successo. Ora vi è da lavorare per rendere il 2018 paragonabile o anche migliore all’anno appena terminato.
Conclude Barelli: “Abbiamo degli appuntamenti importanti come gli Europei di pallanuoto a Barcellona e delle altre discipline a Glasgow in cui possiamo consolidare i miglioramenti dei nostri giovani. Saranno due tappe fondamentali per il prosieguo della nostra crescita, consapevoli che migliorare ulteriormente, a questi livelli, è piuttosto complicato. Per questo sarebbe auspicabile mantenere il livello che abbiamo raggiunto”.