La squadra cinese del nuoto ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020 si è posizionata al 4 ° posto nel medagliere complessivo. Su 6 medaglie totali, 3 sono ori.
Ai Giochi olimpici di Rio 2016, la Cina si piazzò al settimo posto con un solo oro.
A Tokyo, la 23enne Zhang Yufei ha dato un enorme contributo, con l’oro nei 200 metri farfalla femminili, l’argento nei 100 e l’oro con la staffetta 4×200 metri stile libero. La staffetta 4×200 metri stile libero femminile cinese, ha anche stabilito il record del mondo andando a conquistare la cima del podio.
Wang Shun, ha vinto l’oro nei 200 metri misti maschili. Li Bingjie ha conquistato il bronzo nei 400 metri stile libero femminili. Infine, la staffetta mista medley ha portato a casa l’argento.
ANALISI SVOLTE NELLA GALLERIA DEL VENTO
Il miglioramento delle prestazioni cinesi trovano la loro origine in un luogo lontano dalle piscine, la China Aerospace Science and Technology Corporation (CASC).
Come riporta ABC News, Zhang Yufei era tra gli atleti cinesi che si sono sottoposti ad un’analisi della nuotata in una galleria del vento che fa parte del sistema di guida missilistica del CASC.
Ha dichiarato il CASC:
“Attraverso l’analisi dei dati, abbiamo aiutato gli atleti a formulare programmi di allenamento in modo scientifico. Abbiamo fornito un supporto scientifico per migliorare le prestazioni”.
“Il sistema può ottenere molte informazioni. Tra queste la postura degli atleti, velocità, la velocità angolare, l’accelerazione, durante l’allenamento”.
“Il laboratorio della galleria del vento a bassa velocità ha sviluppato con successo una piattaforma di misurazione della forza tridimensionale. In questo modo di può studiare la forza aerodinamica di diversi atleti e l’influenza di diverse combinazioni di allenamento sulla resistenza aerodinamica”.
Essenzialmente, la simulazione ha permesso agli scienziati di catturare il preciso coefficiente di resistenza prodotto dai diversi movimenti e posizioni del corpo dei nuotatori nella galleria del vento.
Questi calcoli sono stati poi utilizzati per perfezionare la tecnica del nuotatore adattandola alla sua forma corporea.
Ridurre la resistenza e conservare l’energia non è una novità nel nuoto. Il concetto di limitare la propria resistenza in acqua è stato studiato più volte. Diminuire il coefficiente di resistenza può potenzialmente fare la differenza tra mettere la mano sulla piastra per primo o accontentarsi del secondo posto.