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Intervista Andrea Di Nino, Managing Director ISL: I Primi Tre Anni Della Lega

In occasione del 3° week end di gare di ISL 2021, la cui regular season si sta svolgendo a Napoli, SwimSwam Italia ha incontrato Andrea Di Nino, managing director di International Swimming League. 

Rispetto alla nascita del progetto ISL, Di Nino racconta del momento in cui, nel 2017, Konstantin Grigorishin ha voluto trasformare il modo in cui le persone vedono il nuoto, allo scopo di dare una nuova veste ad uno sport abituato alle attenzioni del pubblico una volta ogni 4 anni, o poco più:

“Il primo evento ufficiale in cui è nata l’idea di una competizione a squadre è stata L’Energy for Swim del 2017 a Roma, anche se esisteva già il progetto Energy Standard, che è di fatto la prima squadra di Club che raggruppa atleti internazionali. Negli anni precedenti grazie alla visione di Konstantin (Grigorishin ndr) si erano svolti dei meeting giovanili in Russia prima e in altre sede europee poi. Quello è l’embrione della competizione a squadre che vediamo oggi.” 

“Il fondatore ISL conosce bene il mondo dello sport, proviene dal settore calcistico, avendo avuto la presidenza di una squadra russa, e ha visto nel nuoto un enorme potenziale ma da sfruttare in una forma diversa da quella a cui siamo abituati. Il nuoto visto come sport individuale difficilmente può attrarre una nuova fetta di appassionati, limitando l’audience a chi già è coinvolto e interessando il pubblico solo durante i grandi eventi una volta l’anno o addirittura ogni 4. Il modo per riuscire a invertire questa tendenza è spostare l’attenzione verso il risultato della squadra e non dell’individuo.”

Le difficoltà, per riuscire ad apprezzare a pieno un match ISL, abbandonando l’idea di uno sport individuale, non sono arrivate dagli atleti:

“Gli atleti ci hanno messo un minuto a capire che si tratta di uno sport di squadra e la prima e unica cosa che è bastata fare è stato posizionare le panchine dei team a bordo vasca. Lo spirito di gruppo si vede anche dalla TV, sono molto affiatati e anche i grandi campioni mettono gli obiettivi di squadra davanti ai propri. Basta pensare a Federica Pellegrini che inizialmente non avrebbe dovuto partecipare ad alcuni match di regular season e poi è voluta tornare a Napoli per dare tutto l’aiuto possibile agli Aqua Centurions. Gli allenatori hanno a loro volta metabolizzato il meccanismo e il regolamento e ora sono molto interessati a studiare la strategia. Per chi è più complesso sono i media nel raccontare questo, che di fatto è un nuovo sport tra le corsie. Loro fanno ancora un po’ di fatica ad abbandonare il concetto della prestazione individuale, mentre il pubblico presente in piscina appena si accendono le luci si scorda del cronometro e pensa alla classifica a punti.”

Parlando di sostenibilità economica della Lega, il managing director ha detto:

“Certamente la pandemia globale ha influito sui piani iniziali del progetto ISL, come del resto su tutto il mondo dello sport, soprattutto dal punto di vista degli sponsor esterni. La Lega sapeva in principio che i primi anni sarebbero stati di puro investimento e così sarà. I dati più importanti li stiamo invece ottenendo dall’audience televisiva con un’alta partecipazione e la decisione di alcuni broadcaster come Sky di programmare l’evento sui propri canali principali, come avvenuto per Sky Sport 1.”

Il calendario ISL, attualmente condensato in circa 4 mesi, è stato oggetto di discussione per l’iniziale sovrapposizione con altre manifestazioni internazionali, in merito alle date scelte per la stagione 2021 e per le edizioni future Di Nino spiega:

“Non abbiamo voluto mettere gli atleti nella condizione di dover scegliere tra la partecipazione alla ISL e un campionato continentale o mondiale. In questo modo il calendario permette agli atleti di essere presenti a tutte le principali manifestazioni e a beneficiarne è tutto il movimento del nuoto che così vive due momenti distinti di attenzione mediatica. In futuro l’idea è quella di coprire un periodo più lungo durante l’anno. La vera rivoluzione sarà quella di non ragionare più puntando solo a uno o due eventi a stagione ma far si che allenarsi e gareggiare con un programma più fitto sia ben visto da atleti e da allenatori. L’obiettivo è che il “prodotto nuoto” sia sempre più vendibile, come lo è ad esempio il tennis che prevede una preparazione basata su uno standard medio-alto e non su pochi picchi di forma stagionali.”

La scorsa settimana alcuni atleti Aqua Centurions hanno fatto visita al carcere minorile di Nisida, l’International Swimming League si muove anche dentro al tessuto sociale e crea punti di contatto tra gli atleti e il territorio:

“ISL deve avere una funzione sociale. E’ uno dei pochi temi su cui mi sono esposto in prima persona e che mi vede coinvolto nella ricerca di parti da coinvolgere, per far si che la presenza di questa Lega possa avere un ruolo fuori dalla piscina. Tanto dipende da dove ci si trova, ma in luoghi come questo si possono affrontare temi importanti. Già due anni fa qui a Napoli abbiamo portati gli atleti nelle scuole, ma ora vogliamo scendere ad un livello più profondo. Ho contattato personalmente i dipendenti Whirpool, azienda storica del territorio che sta vivendo un momento di difficoltà, abbiamo regalato due ore di svago a loro e alle loro famiglie e soprattutto abbiamo portato l’attenzione sul problema della disoccupazione di cui ad agosto ci si dimentica più facilmente. È stato bello vedere anche l’interesse e la sensibilità mostrata da parte degli atleti di fronte a realtà diverse dalla loro. Così abbiamo fatto anche a Nisida, portando avanti la lotta agli stereotipi e nei prossimi giorni saremo all’Ospedale Santobono per sensibilizzare la popolazione a donare più sangue, che in questo periodo scarseggia.”

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About Braden Keith

Braden Keith

Braden Keith is the Editor-in-Chief and a co-founder/co-owner of SwimSwam.com. He first got his feet wet by building The Swimmers' Circle beginning in January 2010, and now comes to SwimSwam to use that experience and help build a new leader in the sport of swimming. Aside from his life on the InterWet, …

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