La festa di Halloween deriva dalla forma contratta di All Hallows’ Eve, dove Hallow è la parola arcaica inglese che significa Santo: la vigilia di tutti i Santi, quindi.
Nell’immaginario comune è una ricorrenza nata in America, ma in realtà l’importanza data alla Vigilia di Ognissanti ha le sue radici nella cosmologia celtica, dove la concezione del tempo identificato nelle “Vigilie” è molto presente.
La tradizione Celtica identificava l’inizio del nuovo anno nel 1° novembre, quando terminava ufficialmente la stagione calda ed iniziava la stagione delle tenebre e del freddo. Questo passaggio veniva celebrato con festeggiamenti ove la morte era il tema principale, in sintonia con ciò che stava avvenendo in natura: durante la stagione invernale la vita sembra tacere, mentre in realtà si rinnova sottoterra, dove tradizionalmente, tra l’altro, riposano i morti. In Irlanda si diffuse quindi l’usanza di accendere torce e fiaccole fuori dagli usci e di lasciare cibo e latte per le anime dei defunti che avrebbero reso visita ai propri familiari, affinché potessero rifocillarsi e decidessero di non fare scherzi ai viventi.
Negli ultimi anni anche in Italia si è diffusa la celebrazione di questa festa, dal sapore pagano da un lato e anglosassone dall’altro. Vi è comunque da sottolineare che anche la nostra terra è ricca di tradizioni riguardanti la Vigilia della festa di Ognissanti. In Piemonte, ad esempio, si riteneva che nella notte di Ognissanti dovesse avvenire la celebrazione dei defunti, e proprio per questo motivo veniva imbandita la tavola ricca delle prelibatezze del luogo aggiungendo un coperto per il defunto che avrebbe fatto visita ai vivi. In alcune località piemontesi, gli abitanti del paese lasciavano la tavola imbandita e si recavano al cimitero per permettere ai defunti di tornare nei loro cari luoghi terreni.
Una ricorrenza dunque festeggiata in ogni latitudine, che non poteva certo mancare nelle piscine di tutto il mondo.
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