Marina Ovsyannikova, la redattrice televisiva russa che lunedì ha sventolato un cartello di protesta contro la guerra sulla televisione statale Channel One, era un’ex nuotatrice collegiale in Russia.
Ovsyannikova, che è apparsa in tribunale a Mosca oggi, ha esposto un cartello durante la trasmissione televisiva in diretta.
Sul cartello vi era scritto (tradotto in italiano)
No alla guerra (in inglese).
Fermate la guerra. Non credete alla propaganda. Vi stanno mentendo. [in Russo]
I Russi sono contro la guerra [in inglese ]
Ha anche gridato “Fermate la guerra. No alla guerra”, in sottofondo mentre la conduttrice Ekaterina Andreeva continuava a leggere le notizie. Il messaggio è stato trasmesso per alcuni secondi prima che la stazione tagliasse l’inquadratura.
Ovsyannikova ha iniziato a nuotare all’età di 6 anni. Ha gareggiato come nuotatrice juniores al liceo e nella squadra universitaria.
E’ stata anche campionessa universitaria a Krasnodar.
In un intervista aveva dichiarato che continuava a nuotare in piscina. Inoltre, la sua bio di Instagram menziona ancora il nuoto. Afferma di aver attraversato a nuoto il fiume Volga in Russia e lo stretto del Bosforo in Turchia.
Prima del suo arresto, Ovsyannikova ha rilasciato una dichiarazione. Ha detto che la guerra in Russia è un crimine. La colpa ricade interamente sul presidente russo Vladimir Putin.
La 44enne vive attualmente a Mosca e ha due figli.
Il gesto di ieri ha portato al suo arresto. In Russia sono migliaia gli arresti di chi protesta contro la guerra. L’accusa penale è tradimento.