Nonostante il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) abbia sospeso gli atleti russi dalle competizioni internazionali lo scorso maggio, la nazione ha continuato a trovare il modo di gareggiare in eventi come i “Giochi dell’Amicizia” e le Spartikiadi.
Oltra. a partecipare a questi eventi, gli atleti russi si sono sempre potuti allenare. Alcuni in programmi di allenamento al di fuori della Russia.
Il Ministero dello Sport russo ha però ordinato all’organo nazionale di governo dello sport di sospendere queste attività all’estero.
Le nazioni alleate Bielorussia, Kirghizistan, Armenia e Cina hanno ospitato diversi programmi di allenamento russi. La sospensione si applica ai campi di allenamento e alle competizioni per le quali il Ministero dello Sport finanzia il viaggio.
Il provvedimento ha fatto seguito al richiamo da parte del Ministro della Difesa russo Sergei Shoigu, di quasi 300.000 riservisti.
Nella dichiarazione si legge che sono stati richiamati per “combattere la piena forza dell’ Occidente che ha fornito alle forze di Kiev armi avanzate, addestramento e intelligence”. (Reuters)
La sospensione dei campi di allenamento internazionali per gli atleti russi è considerata una mossa per garantire che a quelli in età da combattimento sia impedito di fuggire dalla Russia.
Il ministro dello Sport Oleg Matytsin ha dichiarato alla TASS, l’organo di informazione statale russo, che gli allenamenti nazionali si svolgeranno regolarmente.
Ha dichiarato Matytsin:
“Il nostro Paese ha le risorse necessarie per organizzare eventi di formazione per le squadre nazionali”.
La decisione attuale è dettata dal percorso generale di rafforzamento dell’industria sportiva nazionale e dalla formazione della sovranità sportiva ed economica”.
“Stiamo preparando il programma dei campi di allenamento insieme alle federazioni sportive russe. Siamo in costante interazione con loro”.