You are working on Staging1

Perché la Gambata a Delfino è più efficace sul Dorso

Braden Keith
by Braden Keith 0

November 05th, 2017 Italia

Per gentile concessione di Gary Hall Sr., dieci volte record mondiale, atleta Olimpico, allenatore e co-fondatore del Race Club .

Abbiamo analizzato il calcio dello stile delfino del campione del mondo, Junya Koga.

Quando nuota a pancia in giù, genera un’accelerazione di circa 7 m/sec sul calcio in alto e 14 m/sec sul calcio in discesa.

Il calcio in alto raggiunge una velocità di picco di circa 1,5 m/sec mentre il calcio in basso raggiunge una velocità di picco superiore a 2 m / sec. La migliore rappresentazione della potenza dei calci è la differenza tra la velocità e le velocità di punta dei calci in su rispetto ai calci in giù (Delta PT). Per il calcio in alto, il delta PT è appena di 1 m/sec e per il calcio in discesa, è di circa 8 m sec. Una differenza significativamente maggiore di quella che ci si aspetterebbe basandola puramente sulla forza.

Quando il delfinista Junya calcia sul dorso, troviamo una curva di velocità molto diversa .

Sul calcio in alto, che è il movimento più forte, troviamo un’accelerazione di picco di circa 3 m/sec, mentre sul calcio più debole, quello in basso, troviamo un’accelerazione di circa 5 m/sec2. Le velocità di picco del calcio in discesa sono anche maggiori del calcio in avanti, 2,1 m / sec rispetto a 1,9 m / sec. Il delta PT è ancora più elevato, 4 m / sec rispetto a 35 m / sec.

Perchè esiste questa differenza di forza biomeccanica tra i due movimenti?

Un allenatore, Rick Madge, ha suggerito che differenze di forza tra la gambata a delfino sul dorso e quella nella posizione normale a stomaco in giù, sono dovute alla forza gravitazionale. Non sono d’accordo.

Mentre la gravità trova applicazione anche in acqua, la forza effettiva in acqua, riflessa dal peso corporeo, è notevolmente diversa. Le gambe hanno un galleggiamento negativo, probabilmente pesano solo qualche chilo nell’acqua. Questo non è sufficiente per influenzare la nostra capacità di scalciare o scendere in acqua. Credo che le differenze osservate sugli studi sulla differenza di velocità da fronte a schiena possono essere attribuiti ai vortici formati dietro il corpo e i piedi del nuotatore.

Quando Junya nuota sullo stomaco, il calcio in basso comincia con le ginocchia piegate e i piedi che spingono indietro contro il flusso di acqua che si muove in avanti dietro il corpo. Il risultato di questo forte moto contro una corrente d’acqua provoca un impulso straordinariamente forte di potenza e velocità in avanti.

Con il calcio in alto, i piedi iniziano il movimento verso l’alto sotto il flusso del vortice del corpo e non producono alcuna propulsione significativa finché non entrano nel flusso. In quel momento, la quantità di propulsione è significativamente inferiore a quella fornita dal calcio in discesa. Tuttavia, un forte movimento verso l’alto e l’avanzamento dei piedi creerà un altro vortice che contribuirà al flusso e determinerà una maggiore forza con il calcio seguente.

Quando invece nuota sulla schiena, il calcio di Junya inizia con i piedi già dentro il flusso del vortice creato dal corpo. Quando poi segue il calcio verso l’alto, si aggiunge ancora più potenza al flusso già creato con il primo calcio. Di conseguenza, mentre quando nuota sullo stomaco il primo calcio in basso risulta debole, quando nuota sul dorso, la gambata a delfino darà subito potente.

Mentre tutti questi vortici diversi possono cambiare la meccanica del calcio nella gambata, la domanda importante è: in che modo è più veloce?

In questo particolare studio, la velocità del delfinista Junya era di 1,76 m /sec. quando nuotava sullo stomaco e di  1,81 m /sec. quando nuotava sulla schiena. Se la differenza vi sembra minima, pensate quanto invece possa essere importante in un calcio subacqueo o in una partenza, una differenza di circa dieci centimetri: sicuramente una differenza che può far vincere o perdere una gara!

La differenza di velocità tra le due posizioni dal mio punto di vista ha a che fare con la legge di inerzia. Il delta PT inferiore sul retro significa semplicemente che il calcio è più efficace quando si nuota sul dorso perchè il nuotatore mantiene la velocità costante.

Per completezza, abbiamo anche eseguito il test facendo nuotare Junya sul fianco ed abbiamo scoperto che le curve di velocità sono simili a quelle avute quando nuota a pancia in giù. La velocità media è stata misurata a 1,71 m / sec, quindi leggermente più lento rispetto alla nuotata “normale”. Poiché i Regolamenti ci impediscono di rimanere sul dorso, non possiamo che raccomandare di utilizzare questa tecnica soltanto nello stile dorso.

Ryan Lochte e altri grandi dorsisti avevano già capito da tempo la forza del calcio a delfino quando si nuota sul dorso, ora sappiamo perché.

Gary Sr.

Il Race Club è su Facebook , Instagram  e Twitter

 The RACE CLUB

Poiché nella vita vale la pena nuotare, la nostra missione è promuovere il nuoto attraverso lo sport, il godimento di tutta la vita e la buona salute. Il nostro obiettivo è quello di migliorare le prestazioni in acqua ma anche la salute e l’autostima di ciascun membro e ciascun partecipante al   Race Club   attraverso i nostri programmi educativi, i nostri servizi e la nostra creatività. Ci sforziamo di aiutare ogni membro del   Club  a  superare le sfide e raggiungere gli obiettivi individuali di vita.

Il   Race Club   offre servizi, coaching, formazione, istruzioni tecniche, video, fitness e programmi di salute per i nuotatori di tutte le età e le abilità. Gli “Swim Club” de  Race Club  sono progettati e personalizzati per soddisfare le esigenze di ogni nuotatore, sia che si cerca di raggiungere i Giochi Olimpici, sia semplicemente migliorare la propria forma fisica. I nostri programmi sono adatti a nuotatori dilettanti,

Gary Hall, Sr., Direttore Tecnico e Head Coach del Race Club (cortesia del TRC)

Gary Hall, Sr., Direttore Tecnico e Head Coach del Race Club (cortesia del TRC)

nuotatori appassionati, professionisti e  chiunque voglia migliorare le proprie competenze di nuoto. Tutti i nostri    membri del  Race Club condividono il piacere di stare in acqua e usano il nuoto per stimolare  mente e corpo.

Comunicato stampa per gentile concessione di The Race Club, partner di SwimSwam

0
Leave a Reply

Subscribe
Notify of

0 Comments
newest
oldest most voted
Inline Feedbacks
View all comments

About Braden Keith

Braden Keith

Braden Keith is the Editor-in-Chief and a co-founder/co-owner of SwimSwam.com. He first got his feet wet by building The Swimmers' Circle beginning in January 2010, and now comes to SwimSwam to use that experience and help build a new leader in the sport of swimming. Aside from his life on the InterWet, …

Read More »