Vladimir Salnikov, Presidente della Federazione Nuoto Russa, ha rilasciato un’intervista ai media russi, affrontando il tema del divieto di 4 anni comminato dal WADA.
Salnikov dice i criteri applicati contro la Russia Dovrebbero valere per tutte le nazioni.
- L’intervista a RadioKP.ru è disponibile in russo cliccando qui.
I punti fondamentali dell’intervento di Salnikov sono i seguenti:
1. Gli Atleti “Puliti” saranno in grado di partecipare alle Olimpiadi di Tokyo
Il presidente russo afferma di avere avuto contatti con il Bureau FINA. E’ convinto che ci sarà un approccio “sano” per consentire agli atleti puliti di gareggiare alle prossime Olimpiadi di Tokyo.
2. Principi di ammissione degli atleti dovrebbero essere uguali per tutti
“I principi applicabili all’ammissione degli atleti alle competizioni dovrebbero essere gli stessi per tutti”, ha detto Salnikov (in una traduzione approssimativa dal russo).
Attualmente, l’AMA (Agenzia Mondiale Antidoping – WADA) è in linea con l’obiettivo di spogliare l’agenzia antidoping russa della sua conformità, il che porterebbe la Russia fuori dalle Olimpiadi del 2020.
Gli atleti russi potrebbero potenzialmente competere sotto una bandiera neutrale. In ogni caso dovrebbero dimostrare di non essere implicati nei rapporti McLaren e di non essere stati “coperti” dal programma anti-doping della nazione.
3. Anche gli atleti con precedenti sanzioni devono poter gareggiare
Alcuni hanno suggerito di escludere dalle prossime Olimpiadi gli atleti che risultano precedentemente sospesi per doping.
Salnikov è in forte disaccordo con questa proposta.
“Credo che un atleta che è stato squalificato e ha scontato la sua pena, e poi è tornato a gareggiare, dimostrando che i suoi risultati sono stati raggiunti attraverso il duro lavoro senza l’uso di sostanze proibite, dovrebbe essere alla pari con tutti”.
“Se si decide di eliminarlo dalle competizioni internazionali, tale regola dovrebbe essere applicabile a tutti gli altri”.
Salnikov ha detto che in molti casi, la “presunzione di colpevolezza è già presente”, dicendo che gli atleti russi sono trattati ingiustamente. Li ha definiti “ostaggi” in un conflitto più ampio tra WADA e RUSADA.
3. Contratti Già Firmati Ed ancora Validi per i Mondiali 2022-2025
Degna di nota è l’affermazione di chiusura di Salnikov.
Il Presidente ha infatti dichiarato che la non conformità non influirà con lo svolgimento in Russia dei Mondiali in vasca corta del 2022 e quelli in vasca lunga del 2025.
Il responsabile russo delle discipline acquatiche ha confermato che i contratti sono già firmati. Le manifestazioni si svolgeranno in Russia. Potrebbe però intervenire un’altra organizzazione esterna a gestire i controlli antidoping durante le competizioni.
IL CASO CONTRO L’AGENZIA ANTIDOPING RUSSA
La Russia è stata accusata dalla WADA di non essere conforme al regolamento Anti-Doping.
Il 9 dicembre 2019, il comitato esecutivo dell’AMA ha deciso all’unanimità di accogliere le richieste del WADA ed ha squalificato la Russia per quattro anni da tutte le competizioni internazionali.
RUSADA si è appellata formalmente alla decisione, nonostante il direttore generale di RUSADA, Yury Ganus, avesse raccomandato di accettare le sanzioni.