Passato, presente e futuro sono i tre cardini dello sport.
Nel passato c’è la storia, nel presente c’è la forza e nel futuro c’è la speranza di ottenere ancora più di quello che già si era conquistato.
Sono stati mesi di silenzio assordante dentro le piscine. Un rumore non più fatto di risate, fischi di partenza e bambini in fila per entrare in acqua.
Ma fatto di vuoti. Ed è stato il vuoto più assordante che un nuotatore potesse sentire. Molto più pesante della sconfitta. E’ stato un buco dentro lo stomaco, che si è materializzato proprio nel momento in cui quell’acqua clorata ci è stata tolta.
All’improvviso i nuotatori si sono ritrovati ad avere così tanto tempo a disposizione, da essere in confusione sul come utilizzarlo.
Dal più grande al più piccolo, dal professionista all’amatoriale.
Tutti hanno sentito il valore della mancanza. Quella che viene da dentro e che porta poi a voler tornare più in fretta di prima. Perché per un nuotatore l’aria è diversa se respirata dietro ad un blocco di partenza. E non puoi replicare fuori dalle corsie, il brivido dietro al schiena mentre lo sguardo punto alla fine della vasca.
Ci siamo sentiti persi , però finalmente ora qualcosa si è mosso. Il nuoto di alto livello ha potuto riprendere l’attività, rispettando le norme di sicurezza all’interno degli impianti che sono riusciti a riaprire. Ma anche loro si guardano indietro e vedono un vuoto.
Da Gregorio Paltrinieri a Tania Cagnotto, da Cesare Butini a Sandro Campagna. Tutti gridano con forza lo stesso messaggio che la Federazione Italiana Nuoto ha racchiuso ieri dentro ad un video.
”Se non tornano a nuotare loro, non ci sarà più futuro per noi.
Fateci rientrare in piscina”
Scorrono così i messaggi di grandi campioni, tecnici e dirigenti a sostegno di tutto il settore che prende vita dal basso; da quel mondo di piccoli che un giorno saranno parte del futuro nuoto italiano.
Tuttavia per far ripartire tutti i settori bisogna riaprire le piscine. E ridare vita a quei rumori fatti di persone che con passione e professionalità condiscono alla perfezione quel silenzio assordante.
Ripartiamo tutti insieme, più uniti e forti di prima.
Ripartiamo tutti perché tutti facciamo parte di quel passato, presente e futuro.
Qui di seguito il video integrale :
Articolo a cura di Valentina Lucconi