In un nuovo documentario, la medaglia d’oro olimpica americana Simone Manuel rivela la profondità delle sue lotte contro il sovrallenamento e le pressioni che subisce l’essere un’atleta di colore in vista delle rinviate Olimpiadi di Tokyo 2020.
“La gente non credeva che fossi davvero sovrallenata”, ha dichiarato Manuel in un nuovo documentario prodotto da TOGETHXR, una società di media fondata da Manuel e dalle altre medaglie d’oro olimpiche statunitensi Alex Morgan, Sue Bird e Chloe Kim.
“La gente diceva che ero distratta da tutti i miei obblighi di sponsor. Per questo non avevo ottenuto buoni risultati.
Che sono diventata pigra e che il successo mi ha dato alla testa.
“È davvero difficile essere vulnerabili in questo spazio.
E’ così facile per le persone dire che non mi credono.
Non ricevo l’empatia o la comprensione che merito”.
A Manuel venne prescritta una pausa di tre settimane dalla piscina. Arrivò nel momento peggiore.
Prima delle Olimpiadi di Tokyo 2021, a Manuel è stata diagnosticata la sindrome da sovrallenamento,una condizione in cui l’allenamento supera la capacità di recupero del corpo.
In primavera ha sofferto di depressione, ansia e insonnia, prima di prendersi una pausa dalle competizioni l’anno scorso.
La ventiseienne americana ha saltato i Campionati del Mondo dello scorso giugno. Nel 2019 aveva stabilito il record femminile di sette medaglie ai mondiali. È stata la prima volta che ha saltato un importante incontro internazionale dalle Olimpiadi di Londra 2012.
Ad Agosto 2022 si è trasferita all’Arizona State per allenarsi con il gruppo di professionisti all-star di Bob Bowman.