L’analisi della nuotata è uno dei modi più efficaci ed utilizzati dagli allenatori di tutto il mondo per migliorare le prestazioni degli atleti. Nelle prossime settimane Stefano Nurra analizzerà per noi le finali dei Campionati del Mondo 2019. Grazie ad esse riusciremo a vedere aspetti delle migliori prestazioni al mondo impossibili da cogliere guardando la gara dall’esterno.
- Clicca qui per la guida ai termini e le istruzioni per leggere le analisi
- Analisi della finale 100 metri stile libero uomini
100 METRI STILE LIBERO DONNE – FINALE
(In ordine secondo la corsia assegnata)
- Simone Manuel
- Mallory Comerford
- Emma McKeon
- Sarah Sjostrom
- Cate Campbell
- Taylor Ruck
- Femke Heemskerk
- Freya Anderson
Race Video (pubblicati i punti salienti per uso pubblico)
SPLITS AND LAPS
L’analisi dei 100 stile libero donne ci mostra diversi dati interessanti da cui possiamo fare delle riflessioni degne di nota.
Prima di tutto andiamo a guardare i tempi parziali ed intermedi.
La media di tutte le finaliste del primo 50m è di 25.39 mentre la media del secondo è di 27.41. Abbiamo una differenza media di 2.02 secondi. La comparazione dei primi tre atleti classificati con gli ultimi cinque ci mostra che la differenza fra il primo e secondo 50m non è particolarmente significativa.
Per le prime tre atlete il tempo medio del primo è 25.11. 25.56 per le ultime cinque.
Il secondo è 27.20 per le prime tre e 27.54 per le ultime cinque.
Per poter salire sul podio in Corea è stato leggermente più importante essere veloci nel primo 50 che non puntare al secondo.
Questo dato è interessante, infatti nei 100 stile libero maschi, anche se stiamo parlando di una differenza minima, è stato l’opposto, è stato più importante il secondo 50m del primo.
I primi 15m, come per i maschi, sono determinanti ai fini del risultato finale.
La differenza fra Manuel e le altre nuotatrici è considerevole: 6,07 per lei, 6.24 per la seconda, terza e quarta atleta. La media di tutte le atlete è 6.30.
Il tempo di esecuzione delle virate, dai 45m ai 65, è molto simile per tutte le atlete, non rappresenta quindi un elemento discriminante ai fini del risultato finale. Questo non vuol significa che la virata non sia importante ma invece che il livello di tutte nuotatrici sia molto alto.
AMPIEZZA E FREQUENZA DI BRACCIATA
Per quanto riguarda l’equilibrio fra ampiezza e frequenza di bracciata troviamo una connessione molto stretta con la stessa gara maschile.
La frequenza media per le prime tre atlete è di 48.5(1.24 tempo del ciclo) e di 49.9(1.20 tempo del ciclo) per le ultime cinque, di sicuro non è una grande differenza.
Come per gli uomini la differenza più importante fra le prime tre e le ultime cinque è il valore dell’ampiezza di bracciata: 224.9cm contro 215.3cm, la differenza è di 9.6cm per ciclo.
Questa è una differenza considerevole.
Questi dati non rappresentano una statistica rilevante, il numero degli atleti non è sufficiente, ma ci mostra la situazione nella finale dei mondiali. E’ interessante osservare che, come per gli uomini nella stessa gara, l’aspetto più importante sia la capacità di applicare forza all’acqua.
subacquee
L’analisi delle fasi subacquee ci mostra qualcosa di inaspettato.
Dopo la partenza la lunghezza della fase subacquea è solo leggermente maggiore per le prime tre atlete rispetto alle ultime 5, solamente 9cm di differenza. Anche la differenza di velocità è veramente minima (2.61 per le prime tre e 2.57 per le ultime cinque).
La parte inaspettata è la fase subacquea dopo la virata, questa risulta 19cm più lunga per le prime tre atlete ma mediamente più lenta rispetto alle ultime 5 (6.98m per le prime tre con 2.27m/s contro 6.79m e 2.37m/s per le ultime cinque).
Abbiamo già osservato che le virate, dai 45m ai 65, sono molto simili. Questo vuol dire che le prime tre sono state più veloci nella parte nuotata, dall’uscita ai 15m, rispetto alle ultime cinque.
Un dato che potrebbe essere di grande interesse per chi volesse cercare un grande risultato.
Finale 100 stile donne – conclusioni
I primi 15m sono decisivi per accedere al podio. Tuttavia l’aspetto più importante è l’ampiezza di bracciata, cioè la capacità di applicare forza/potenza all’acqua.
THIS STORY COMES COURTESY OF STEFANO NURRA
- Analyst of Turkish Swimming Federation
- Analyst of Energy Standard
- Owner and Founder of Swim Lab
- Follow SwimLab_analysis on Instagram