Il Tribunale Arbitrale dello Sport ha pubblicato il documento integrale che spiega le motivazioni della sentenza sul caso Sun Yang. Il nuotatore cinese è ritenuto colpevole di manomissione di un test anti-doping. Per questo è stato squalificato per un periodo di 8 anni.
Il documento è un testo di 78 pagine (che potete leggere qui) nel quale vengono analizzate tutte le fasi del processo, dal background all’udienza pubblica e vengono poi spiegate le ragioni che hanno portato la commissione ha decidere per quella specifica condanna.
ARGOMENTAZIONI
Una sintesi delle motivazioni era stata pubblicata in occasione della sentenza il 28 febbraio 2020.
Questo testo dettagliato specifica alcuni aspetti del comportamento dell’atleta durante l’udienza che hanno condotto il CAS alla sentenza.
- Sono state evidenziate differenze significative nei resoconti di Sun e del suo medico, Ba Zhen, sulla logica del comportamento di Sun nella notte in questione. Il documento CAS non espone interamente la testimonianza del Dr. Ba, ma lo considera “non un resoconto completo o adeguato degli eventi che si sono verificati”.
- Il panel del CAS ha scoperto che le azioni di Sun, in linea di principio, hanno ostacolato il processo di raccolta del campione come stabilito. Ha affermato anche che ci sono casi in cui un atleta può opporsi alla tipica procedura di controllo antidoping, ma che quelli avvengono solo “in circostanze eccezionali”.
- Il caso di Sun ha fatto una distinzione tra due tipi di documenti di autorizzazione. Sun ha sostenuto che i funzionari di controllo antidoping avevano bisogno di una lettera di autorità generica (proveniente da un organismo come FINA o WADA, che autorizzava una società di test come IDTM a condurre il test) insieme a una lettera specifica che autorizzava gli agenti specifici di controllo antidoping nominalmente. Il CAS accettò la distinzione, ma sostenne che la lettera di autorità generica, combinata con l’ID dell’incaricato, che mostrava la sua affiliazione con IDTM, era sufficiente per entrambe le parti.
- CAS ha anche osservato che Sun non ha testimoniato che una specifica lettera di autorizzazione gli fosse stata mostrata in qualsiasi altro test di controllo antidoping che avesse subito senza proteste negli anni passati.
“NON HA ESPRESSO RAMMARICO”
- I documenti di decisione affermano che durante l’udienza, Sun non ha espresso rammarico per le sue azioni, ma che “ha puntato i piedi e, alla fine, ha cercato di incolpare gli altri per le evidenti mancanze che si sono riscontrate”.
- La violazione specifica di Sun in questo caso comporterebbe un periodo di ineleggibilità di quattro anni, ma poiché si tratta della seconda violazione antidoping di Sun, la pena è raddoppiata. Il nuovo codice WADA, che non avrà effetto fino al gennaio 2021, consentirebbe effettivamente di ridurre la pena a quattro anni. Tale codice non è ancora in vigore. Una volta che sarà effettivo, però, Sun potrebbe chiedere di ridurre la sua pena.
Il Panel della sentenza era così composto
- Presidente: Franco Frattini
- Arbitro: Sig. Romano F. Subiotto
- Arbitro: Prof. Philippe Sands
- Impiegato designato: Dennis Koolaard
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