PROCEDIMENTO CONTRO SUN YANG
Sun Yang, dopo l’udienza di 11 ore dinanzi al CAS, ha rilasciato un’intervista al sito notizie cinese Xinhua.
“Questo caso è destinato a rimanere nella storia (dell’antidoping), e nel mio cuore per il resto della mia vita”.
Queste le parole con cui Sun Yang apre l’intervista.
L’INTERVISTA
Innanzitutto, spiega perchè ha scelto l’udienza pubblica:
“I singoli atleti sono sempre i perdenti quando difendono i loro diritti legali di fronte al trattamento ingiusto da parte delle organizzazioni sportive”. “Ecco perché ho insistito affinché l’udienza fosse pubblica. Mi dispiace solo che non si sia tenuta molto prima, perché ho aspettato troppo a lungo”.
La maggior parte del procedimento è stato focalizzato sull’assenza delle credenziali da parte degli agenti incaricati.
“È un caso di un atleta che difende i diritti fondamentali e la privacy che gli spetta legalmente. Non è fuori questione che le organizzazioni antidoping richiedono agli atleti la piena accettazione e la conformità alle procedure di test antidoping”. “Ma i responsabili dei test antidoping devono informare adeguatamente gli atleti prima di condurre le procedure, che hanno l’autorità e l’accreditamento per farlo”.
Sun Yang, nelle dichiarazioni conclusive, ha detto di voler divulgare il video di quella notte. Questo perchè secondo lui i media hanno divulgato la notizia per “manipolare” l’opinione pubblica.
“Posso dire che qualche potere stava manipolando l’opinione pubblica contro di me e contro l’intera squadra di nuoto cinese durante i campionati del mondo a Gwangju”. “Accusare un atleta di violare le regole antidoping senza prove è estremamente irrispettoso nei suoi confronti“.
Sun Tranquillo per la sentenza
L’intervista si chiude con Sun Yang che dichiara di essere tranquillo per l’esito del procedimento.
“Non sono preoccupato per le decisioni finali dell’arbitrato. Sono fiducioso che dopo oggi, tutte le agenzie di test antidoping si atterranno strettamente alle regole, il che a sua volta darà a tutti gli atleti una protezione molto migliore dei diritti legali e della privacy”.