Swimming Australia è alla ricerca di un nuovo presidente. L’attuale presidente Michelle Gallen lascerà il suo attuale ruolo per assumere una nuova posizione al di fuori dell’organizzazione.
A partire dal 18 settembre, la Gallen assumerà la carica di CEO del National Sports Tribunal (NST). L’organismo si occupa della risoluzione indipendente delle controversie sportive riguardanti, tra l’altro:
- violazioni delle regole antidoping
- controversie sull’eleggibilità
- bullismo
- discriminazione
A proposito della sua nomina, Gallen ha dichiarato: “È stato un onore essere presidente di Swimming Australia e servire la comunità del nuoto in generale, dalla base fino al livello d’élite“.
“Vedere i nostri nuotatori dominare ai recenti Campionati Mondiali ha reso l’Australia estremamente orgogliosa e contribuirà a ispirare la prossima generazione di nuotatori”.
“È stata una decisione difficile, ma sono entusiasta di dedicarmi alla mia altra passione, il diritto sportivo, presso il Tribunale Nazionale dello Sport. Seguirò con grande attenzione e interesse i preparativi dei nostri nuotatori per le Olimpiadi e le Paraolimpiadi di Parigi del 2024”.
Con la partenza di Gallen, Swimming Australia sarà alla ricerca del suo quinto presidente negli ultimi tre anni. Inoltre, nello stesso arco di tempo, l’organizzazione ha avuto tre amministratori delegati: Leigh Russell, Alex Baumann e Eugenie Buckley hanno tutti lasciato la posizione.
IL MOMENTO DELICATO DI SWIMMING AUSTRALIA
La notizia della partenza di Gallen arriva in un momento tumultuoso per Swimming Australia.
Come abbiamo riportato il mese scorso, Swimming Australia sta violando diversi punti dello statuto di World Aquatics, tra cui la mancanza di potere di voto degli atleti all’interno del consiglio direttivo. L’implementazione di un comitato di stabilizzazione e l’espulsione dell’affiliazione di Swimming Australia da World Aquatics, potrebbero essere le conseguenze se non venissero apportati cambiamenti in modo tempestivo.