Una fonte vicina alla situazione ha riferito a SwimSwam che Swimming Australia potrebbe essere espulsa dalla World Aquatics a causa di molteplici problemi di conformità.
Swimming Australia sta violando diversi punti dello statuto di World Aquatics. Tra questi la mancanza di potere di voto degli atleti nel consiglio direttivo. L’istituzione di un comitato di stabilizzazione e l’espulsione dell’associazione di Swimming Australia da World Aquatics potrebbero essere le conseguenze se non verranno apportati cambiamenti in modo tempestivo.
Secondo la fonte, Swimming Australia “ha un vuoto” dei suoi atleti nelle posizioni decisionali (con voto). Lo statuto di World Aquatics stabilisce che tutti i 20 membri del Comitato Atleti di un organo di governo nazionale hanno diritto a un voto al Congresso (articolo 13.7).
Secondo la fonte, inoltre, Swimming Australia non riconosce Matthew Dunn, tre volte olimpico e più volte campione del mondo in vasca corta, come membro ex-officio con diritto di voto nel Consiglio Direttivo e nell’Assemblea Generale, il che viola lo Statuto di World Aquatics (articolo 17.2).
World Aquatics ha anche sollevato preoccupazioni riguardo a un potenziale conflitto di interessi con due dei partner commerciali di Swimming Australia. L’Australian Swimmers’ Association e la Swim Coaches and Teachers Association, sono infatti membri votanti di Swimming Australia.
RACCOMANDAZIONI DI WORLD AQUATICS
World Aquatics ha raccomandato a Swimming Australia di ampliare i suoi membri per renderli più rappresentativi e inclusivi degli atleti, secondo la fonte.
Swimming Australia dovrebbe annunciare la convocazione di un’assemblea generale speciale in cui i suoi membri voteranno per l’adozione di un nuovo statuto che li allineerà alla World Aquatics Consitution.
Articolo 7 (f) dello Statuto di World Aquatics:
riconoscere nel proprio statuto che (i) World Aquatics è l’unico organismo riconosciuto al mondo che regola l’acquariofilia su base mondiale e (ii) in caso di incongruenza tra lo statuto e/o le regole del membro e il presente statuto e/o le regole di World Aquatics, queste ultime prevarranno;
L’Assemblea Generale dovrebbe tenersi il 20 ottobre, il che metterebbe Swimming Australia in linea con lo Statuto di World Aquatics entro il termine di 90 giorni che l’organo di governo mondiale avrebbe concesso all’inizio del mese.
Se i membri di Swimming Australia non voteranno per l’adozione del nuovo statuto, i suoi nuotatori potrebbero essere costretti a gareggiare sotto una bandiera neutrale, come è accaduto sia per le Filippine che per il Kenya agli ultimi Campionati Mondiali, anche se si prevede che il nuovo statuto sarà adottato a ottobre.
Le notizie sui problemi di conformità di Swimming Australia arrivano a seguito di un ricambio incredibilmente elevato dei dirigenti dell’organizzazione: Eugenie Buckley ha lasciato il ruolo di CEO dopo soli 18 mesi all’inizio di quest’anno, mentre Leigh Russell e Alex Baumann hanno ricoperto il ruolo dopo le dimissioni di Mark Anderson nel 2017.
Inoltre, lo scorso novembre, Tracy Stockwell è stata rimossa dalla carica di Presidente di Swimming Australia dopo soli nove mesi e Michelle Gallen ha preso il suo posto.