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Un Fisioterapista In Corsia-Il Programma Di Un Nuotatore D’Elite

“Un fisioterapista in corsia” nasce per dare un supporto ai nuotatori, alle loro famiglie, ai tecnici e a tutti coloro che vivono dentro e fuori le corsie. Grazie al contributo di Enzo Iodice scopriremo l’importanza della prevenzione degli infortuni e di come costruire un percorso agonistico che tenga conto dell’atleta a 360 gradi.

Seguire un team Internazionale come l’Energy Standard Paris equivale a sentire in maniera empatica, persuasiva ed a tratti simbiotica la vita e gli umori di tutta la squadra.

Gli atleti professionisti, nonostante l’altisonanza dell’appellativo “professionisti” sono come dei bambini in cerca di sicurezze.

Durante le gare, ognuno di loro segue il proprio rituale. C’è chi si nasconde sotto un cappuccio di un felpone con gli AirPods. Chi invade da subito il mio lettino.

I loro occhi, i loro sguardi, le risatine nervose, le battute ironiche sono tutte strategie per la ricerca della concentrazione e per favorire la loro adrenalina ad entrare in circolo.

Il fisioterapista è senz’altro un co-protagonista della vita di ogni atleta professionista. Contribuisce a quella sicurezza di cui il nuotatore si aggrappa per affrontare gli ostacoli dell’allenamento e delle gare.

Questo “ruolo fantasma” nasce da lontano. Ha origine e cresce lentamente dal primo tocco, dalla prima valutazione, dal primo trattamento. Soprattutto, nasce dal primo contatto empatico che letteralmente significa “sentire dentro”.  Vivere le emozioni dell’atleta come fossero proprie, senza esserne sopraffatto.

Si potrebbe anche spiegare come la capacità di immedesimarsi nello stato d’animo dell’altro, entrare in contatto a livello profondo con i sentimenti altrui, senza pregiudizi o personali convincimenti. Sono estremamente convinto che la mia capacità di essere empatico mi garantisca un canale di comunicazione più intimo e personale e che renda più efficace il mio percorso preventivo e terapeutico.

IL PROGRAMMA TERAPEUTICO DI UN NUOTATORE D’ELITE

Il programma terapeutico di un nuotatore d’élite, nasce inizialmente da una valutazione globale. Come più volte specificato, va analizzato l’intero sistema locomotore come un’unica unità.

Cercare di comprendere le deficienze funzionali delle parti del sistema locomotore in maniera separata, senza percepire la funzione dell’intero sistema come un’unità, è un approccio scorretto.

L’osservazione dei movimenti nella loro completezza può indirizzare ed ingrandire il focus clinico. Rivela alcune limitazioni non correlate con la diagnosi medica ma pertinenti al ristoro della normale funzionalità. Ricordiamoci sempre che la diagnosi medica ci indica il sintomo. La valutazione funzionale evidenzierà la “causa”. Spesso questa è lontana dal luogo primario del dolore dell’atleta.

Viene dunque stilato un programma “ad personam” chiamato “Progetto riabilitativo”. Questo viene condiviso con lo staff e viaggerà parallelamente alla programmazione “integrata” tra coach e preparatore. E’ importante eseguire periodici follow up che ci forniranno le risposte ai lavori preventivi che andiamo a proporre. A seconda dei feedback possiamo capire se le disfunzioni di movimento intercettate in prima istanza, tendono a regredire oppure necessitano di stimoli differenti.

MANIFESTAZIONE DI DOLORE DURANTE I TEST

Quando l’atleta manifesta dolore durante i test, è un campanello d’allarme importantissimo.

Non va mai tralasciato.

Il dolore infatti, inficia ed altera il controllo motorio in modo imprevedibile.

Un riflesso spinale inibisce la muscolatura che circonda l’area dolente inficiandone inequivocabilmente la biomeccanica del movimento e creando adattamenti che alterano la tecnica (bracciata, gambata, rollio etc. etc.).

In fase di valutazione degli atleti d’élite, è importante testare le progressioni dello sviluppo neurologico infantile in ognuno di loro. Tali progressioni sono le basi del nostro movimento. Un insieme di sequenze motorie e non di movimenti di singoli muscoli, che si susseguono in fase di crescita e che poi costituiscono il nostro naturale movimento.

Sequenza di apprendimento

La sequenza di apprendimento avviene attraverso:

  • Respirazione
  • La presa della mano
  • Coordinazione occhio mano
  • I movimenti delle braccia
  • Movimenti delle gambe
  • I rotolamenti
  • Gattonamenti
  • Le attività in ginocchio
  • I movimenti di transizione
  • La stazione eretta

Spesso disfunzioni riscontrate in fase di valutazione possono avere origini primordiali o congenite.

E’ importante riproporre nel “progetto riabilitativo” una progressione di esercizi e posture adottate durante lo sviluppo neurologico infantile. In questo modo si ripercorrono alcune fasi “da approfondire”. Si parte dalla respirazione diaframmatica passando per esercizi coordinativi a spirale, in decubito prono e supino, in ginocchio, “a cavalier servente” (a terra con un solo ginocchio e con la pianta del piede controlaterale), fino ad esercizi funzionali in stazione eretta.

CONCLUSIONI

Dopo quanto esposto, è chiaro come il concetto di fisioterapia sia molto cambiato rispetto al passato. Oggi è molto più in “auge” il ruolo della prevenzione rispetto al semplice recupero dall’infortunio.

Tutto ciò rende il mio ruolo molto più affascinante ma anche carico non solo di onori ma soprattutto di oneri e responsabilità.

A volte quel decimo di secondo che porta il tuo atleta sul podio olimpico, può passare tra le tue mani!

Se avete ulteriori domande, non esitate a porle, commentando questo articolo!

DOTT. FT. ENZO IODICE

Enzo Iodice

Courtesy of Giusy Cisale with

  • Fisioterapista, Posturologo e Terapista Manuale Osteopatico di Caserta
  • Responsabile prevenzione ed infortuni Energy Standard Paris
  • Co-Founder Studio “iPhisio 3.0” Fisioterapia – Osteopatia – Posturologia
  • Cultore della Materia Università di Cassino e del Basso Lazio in “Anatomia Umana”
  • Già Fisioterapista Ufficiale Juvecaserta Basket Caserta serie A – Ita
  • Fisioterapista Ufficiale Dike Basket Napoli – serie A femminile – Ita

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About Braden Keith

Braden Keith

Braden Keith is the Editor-in-Chief and a co-founder/co-owner of SwimSwam.com. He first got his feet wet by building The Swimmers' Circle beginning in January 2010, and now comes to SwimSwam to use that experience and help build a new leader in the sport of swimming. Aside from his life on the InterWet, …

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