L’Ungheria invierà solo due nuotatori ai Campionati mondiali di nuoto in vasca corta del 2022, in quella che l’allenatore della nazionale Csaba Sos definisce in parte una mossa per risparmiare denaro.
Szebastian Szabo e Zsuszanna Jakabos saranno i due rappresentanti del Paese all’incontro. Oltre ai costi, Sos sottolinea anche che questo è l’ultimo periodo di allenamento completo prima di Parigi 2024. La partecipazione a una manifestazione così lontana sarebbe stata disagevole.
Ha detto Sos:
“Se dovessimo partire, l’ambientamento richiederebbe undici giorni, la gara una settimana. Poi il ri-ambientamento un’altra settimana, il Natale subito dopo. Questo significa perdere quattro o cinque settimane. Conoscendo il calendario delle competizioni che prevede che anche i Campionati del Mondo si terranno a febbraio nel 2024, questo è l’ultimo periodo di preparazione tranquillo, in cui si può fare un lavoro che può essere utilizzato per salire di livello”.
Sos afferma che il Paese invierà comunque due nuotatori per non togliere l’opportunità agli specialisti della vasca corta.
Ha inoltre aggiunto che la FINA copre i costi per 2 atleti e 2 allenatori per ogni Paese, quindi l’invio di Szabo e Jakabos non costerà nulla alla federazione.
Sebbene né Jakabos né Szabo abbiano mai vinto una medaglia ai Campionati mondiali in vasca corta, i due hanno collezionato 15 medaglie d’oro ai Campionati europei in vasca corta.
Szabo, da parte sua, ha vinto i 50 stile libero, i 50 farfalla e i 100 farfalla ai Campionati europei in vasca corta del 2021.
E’ l’attuale co-detentore del record mondiale nei 50 farfalla in vasca da 25 metri con il suo 21,75 ai Campionati Europei SC dell’anno scorso.
CRISI ENERGETICA ED IMPATTO SUL NUOTO
Le misure di risparmio fanno parte di una tendenza in crescita nel nuoto ungherese, come in gran parte d’Europa, a causa dell’aumento dei prezzi dell’energia.
In un comunicato stampa, la Federazione ungherese di nuoto afferma che il prossimo periodo sarà “estremamente difficile”.
Si legge nel comunicato:
“Lo sport ungherese sta affrontando la sfida più grande dopo il cambio di regime, a causa dei prezzi dell’energia completamente alle stelle”. “Dobbiamo lavorare sodo e fare pressioni per tenere aperte le piscine”.
Inoltre, verranno ridotti i cani di allenamento per le prossime competizioni a causa dei costi “alle stelle” dei biglietti aerei, delle spese di alloggio e dei tassi di cambio sfavorevoli per il fiorino.
Il fiorino ha perso circa il 25% del suo valore rispetto al dollaro USA dall’invasione russa dell’Ucraina a febbraio. I prezzi dell’energia per le famiglie in Ungheria sono aumentati di circa il 17% nell’ultimo mese, secondo Eurostat.